Lo sport paga

È fondamentale praticare sport, non solo per mantenersi in forma, ma anche per coltivare una vita sociale extrascolastica.

Molto spesso i ragazzi passano il tempo libero sul divano guardando la televisione o utilizzando dispositivi elettronici; ciò non solo fa male alla salute fisica e mentale, ma ci isola dal mondo.

Si creano dei rapporti virtuali e poco approfonditi, ci si conosce per “immagini” e ci si frequenta per “messaggi”. Si vincono medaglie e coppe con giochi elettronici, si fanno interminabili partite di sport simulati, allenando al massimo i muscoli delle dita!

Diventa quindi importante praticare un qualsiasi tipo di sport, anche per evitare l’isolamento: la palestra, la piscina o il campo sono i luoghi dove si incontrano persone e si coltivano amicizie.

Lo sport, oltre a mantenere il nostro corpo sano e a sviluppare in modo armonioso i muscoli, può essere un mezzo di sfogo, una liberazione da tutti i pensieri accumulati durante la giornata.

A scuola le tensioni che possono sorgere tra compagni o il dispiacere per un’interrogazione poco brillante sono motivo di stress che è bene smaltire con dell’esercizio fisico, praticando uno sport che ci appassioni.

Per attività sportiva non si intendono le ore di educazione fisica presenti nei moduli scolastici, ma un impegno che richieda del tempo e anche della fatica nelle ore libere della giornata.

 

Esistono sport di squadra e sport individuali che possono essere praticati agonisticamente o meno.

Gli sport di squadra sicuramente aiutano a instaurare legami forti con le persone, con le quali è possibile sfogarsi e parlare di ogni problema, scambiare opinioni, dubbi o chiarire incertezze. Inoltre, praticando uno sport di squadra si apprende il bello di condividere degli obiettivi e impegnarsi per vincere una partita anche con lo scopo di dover dare il meglio di sé per tutti i componenti del team, per non deluderli e per raggiungere il risultato.

Gli sport individuali, invece, ampliano le capacità di controllo del proprio fisico e delle proprie possibilità; insegnano a cadere ed a rialzarsi da soli, ad aumentare la propria autostima senza un giudizio esterno, ma solo con il proprio, quello di ognuno di noi che riconosce le capacità o i punti deboli senza mentire a se stesso.

Con le loro differenze, sia gli sport individuali che quelli di squadra ci aiutano a crescere, migliorando il nostro carattere e preparandoci ad affrontare con maggiore determinazione gli episodi della vita quotidiana.

Per quanto riguarda la nostra esperienza, lo sport non è solo fatica, ma anche divertimento e soddisfazione, pertanto dovrebbe entrare a far parte delle abitudini quotidiane non solamente in età adolescenziale, ma nel corso di tutta la vita.

 

Elisabetta Ferretti, Beatrice Carta, Rebecca Calabrese, classe 3A

 

*L’estratto musicale è parte del brano “There’s nothing holding me back” di Shawn Mendes