Bullismo: conoscerlo per contrastarlo

Il bullismo è una forma di violenza fisica o psicologica nei riguardi delle persone, soprattutto degli adolescenti. Secondo le definizioni date dagli studiosi del fenomeno, uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o più compagni o amici. Purtroppo molti ragazzi hanno paura di raccontare ciò che è accaduto loro per il timore delle possibili ritorsioni. Sono le cronache a raccontarci, infatti, che i ragazzi bullizzati, spesso si chiudono in sé, non parlano, non socializzano per paura di quello che potrebbe succedere loro. E’ possibile distinguere tra bullismo diretto (che comprende attacchi espliciti nei confronti della vittima e può essere di tipo fisico o verbale) e bullismo indiretto (che danneggia la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, attraverso atti come l’esclusione dal gruppo dei pari, l’isolamento, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul suo conto, il danneggiamento dei suoi rapporti di amicizia). Quando le azioni di bullismo si verificano attraverso Internet (posta elettronica, social network, chat, blog, forum), o attraverso il telefono cellulare, si parla di cyberbullismo.
Il fenomeno del bullismo è molto diffuso soprattutto nelle scuole. Per gli psicologi si tratta di una vera e propria emergenza che può essere contrastata proprio a partire dall’intervento nelle aule scolastiche. La sua diffusione preoccupa anche le autorità scolastiche, tanto che il Ministro dell’Istruzione ne ha fatto oggetto di una direttiva ministeriale per prevenirlo e contrastarlo proprio tra i banchi di scuola. La scuola è, a mio avviso, la prima vera istituzione sociale dove gli studenti devono essere incoraggiati a denunciare episodi di bullismo affinché si possa intervenire. Per tale ragione è essenziale che gli studenti abbiano fiducia nelle istituzioni.

Alida Callari
I.C.S. “G.Verdi”- Classe I E