E’ stato presentato lunedì 8 aprile dal governo inglese l’Online Harms, documento informativo sulle nuove regole su Internet per la sicurezza dei cyber nauti.
Il documento, realizzato dal ministero per il Digitale, la cultura, i media e lo sport, in collaborazione con il ministero dell’Interno, prevede l’istituzione di un sistema in grado di monitorare, contrastare violazioni e comminare multe.
La proposta
L’Online Harms, però, è ancora una proposta perciò è in atto una consultazione pubblica per raccogliere pareri ed arrivare ad una conclusione: approvare sì o no.
Cyberbullismo, diffamazione pornografica, diffusione di notizie false, contenuti contro legge che incitano alla violenza o al suicidio, propaganda per il terrorismo: sono questi alcuni dei contenuti che la proposta si impegna di contrastare.
La proposta, pensata anche dal Partito Conservatore nel 2017, è sostenuta anche dalla prima ministra britannica Theresa May, che come si legge su il Post , ha commentato:
«Internet può essere splendido per connettere le persone di tutto il mondo, ma troppo a lungo le società non hanno fatto abbastanza per proteggere gli utenti, specialmente i bambini e i giovani, dai contenuti pericolosi. […] Le società che operano online devono iniziare ad assumersi la responsabilità per le loro piattaforme, e aiutare a ripristinare la fiducia in questa tecnologia».
Ecco il tweet
“Online companies must start taking responsibility for their platforms, and help restore public trust in this technology.
“We are putting a legal duty of care on internet companies to keep people safe.”
– PM @Theresa_May #OnlineSafety pic.twitter.com/DXzE2EIkz7
— UK Prime Minister (@10DowningStreet) 8 aprile 2019
di Paolo Ferrara