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L’orologio del cambiamento climatico sta scandendo il suo tempo: muoviamoci!

Siamo così abituati a vivere in questo mondo che non pensiamo mai a come fosse la vita prima della nostra esistenza: infatti, prima della comparsa dell’uomo, sul nostro pianeta tutto era perfetto secondo un certo equilibrio della vita. Tale equilibrio, che permetteva di vivere in un contesto di armonia, è stato sconvolto dal genere umano, che ha cambiato la faccia del mondo, dalla sua nascita fino ad ora. Da secoli la vita sul nostro pianeta sta diventando sempre più impraticabile: le emissioni di crescenti quantità di gas serra nell’atmosfera sono la causa di quello che chiamiamo riscaldamento globale, ovvero il radicale mutamento del clima negli ultimi anni.
L’orologio del cambiamento climatico sta scandendo il suo tempo e nessuno cerca di trovare soluzioni pratiche e fattibili per risolvere il problema. L’acqua è una risorsa che sta diminuendo sempre di più, la deforestazione sta distruggendo le nostre foreste, la temperatura troppo alta sta sciogliendo i nostri ghiacciai e rendendo deserte le nostre terre. Abbiamo provocato noi questi fenomeni e dobbiamo essere responsabili delle nostre azioni.
Non sopporto l’idea che un giorno la mia generazione sarà protagonista di un mondo da rottamare e ormai irrecuperabile a causa di danni fatti in precedenza. Voglio vivere un futuro con l’aria pulita, l’acqua potabile e il clima che non si comporta in modo anomalo causando tutti i problemi prodotti dal riscaldamento globale. Siamo ancora in tempo a cambiare l’esito del nostro pianeta e, soprattutto, abbiamo tutti intenzione di cambiarlo, e come? Purtroppo, nonostante le parole, non mi sembra di vedere attuate le azioni di cui tanto si sente parlare per cambiare il nostro futuro.
Viviamo in un mondo in cui ogni giorno molti muoiono a causa dell’acqua insalubre, in cui nonostante le nuove tecnologie ancora un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile; un mondo in cui si spende di più in investimenti militari che in aiuti per i paesi in via di sviluppo, in cui ogni anno scompaiono milioni di ettari di foreste; un mondo in cui le specie stanno scomparendo ad un ritmo mille volte superiore a quello naturale, in cui la temperatura media è la più alta mai registrata. Non è questo il mondo in cui voglio ritrovarmi a vivere in un futuro prossimo né quello dove voglio far crescere i miei figli. Il disastro ambientale deve essere ripulito ed eliminato da tutti noi. Mi chiedo se continueremo a chiudere un occhio e a guardare dall’altra parte, continuando ad evitare ciò che invece dobbiamo affrontare. Dovremmo tutti trovare una soluzione per ristabilire il naturale equilibrio che ci è stato donato e che abbiamo saputo soltanto smontare pezzo per pezzo.
Emma Boschi / Liceo Classico Galileo di Firenze