Da solo in casa con la sorella – Racconto

C’era una volta un bambino di nome Ilario de Santis, aveva dieci anni, era italo-americano, di mamma italiana e padre americano. Un giorno doveva andare alla partita di calcio, però era in ritardo tremendo, allora non ci andò.
La mamma gli disse: “Io e tuo padre andiamo a fare la spesa alla Coop, ok?! Tua sorella Ilaria è in camera al telefono” continuò.
“Ma certo, non c’ è problema!” rispose e li salutò. Decise di andare in soffitta, che era il suo posto ideale per fare gli esperimenti e per i suoi giocattoli Ma non sapeva che lassù c’era anche un mostro.
Lui salì per fare i suoi esperimenti, si portò dietro tutto l’occorrente: un bicchiere, una padella,un panino con prosciutto e patatine! All’improvviso sentì un rumore mentre era a metà esperimento, allora controllò ma non vide niente. Prese la vecchia Barbie della sorella, ma quando la prese vide l’occhio con qualcosa di gelatinoso, di colpo si spense la luce Ilario prese una torcia, il mostro tentò di mangiarlo ma lui scappò. Scese tutto d’ un fiato i trentaquattro scalini per andare dalla sorella che disse: “Ehi! Cosa ci fai qui! Ilario non dovevi essere nel tuo laboratorio?”
“Sì, Sì, ci dovrei essere! Però c’è un mostro che… che… ha tentato di uccidermi!”
“Macché! Sei solo un piccolo marmocchio!” esclamò la sorella “Dai, topolino! Dammi la mano, torniamo in soffitta e vedrai che non c’ è nessuno!”
La sorella dette la mano al fratellino e lo riportò in soffitto: “Visto?! non c’è nulla!” disse “C’è solo il tuo laboratorio… è… è proprio dietro di me? Vero?”
“Sì, e se non vuoi essere mangiata… scappa!” urlò Ilario. I due scapparono di corsa e si nascosero in camera della sorella.
“Che… Che facciamo?”
“Non lo so, Ilaria. Non lo so!” disse il bambino con tutta la paura addosso.
“Dai, affrontiamolo!” disse Ilario.
“Sì, ma… con cosa?” chiese la sorella.
“Con la luce e il fuoco!” disse Ilario.
“Con il fuoco… e la… la cosa?” chiese la sorella senza capire.
“Sì, perché quando avevo preso la torcia, ho notato che il mostro aveva chiuso due occhi e ha tentato di uccidermi! Tu hai un accendino, quindi tu lo bruci! Io gli faccio chiudere gli occhi, ok?” disse Ilario.
“Vai!” rispose la sorella. “All’attacco!”
I due fecero quello che aveva detto Ilario. Il mostro morì e i due si batterono il cinque e andarono in salotto a vedere i cartoni animati. Ripensarono a quello che era successo e la sorella gli fece il solletico. Quando la mamma e il babbo tornarono e li videro ridere assieme.
Era ora di cena e la mamma disse: “ Pollo arrosto!” I due andarono di corsa a mangiare. Dopo pranzo i due fratelli tornarono in soffitta per giocare ai dinosauri ma c’erano sette mostri, li uccisero tutti! Cercarono di trovare dove era il posto da cui nascevano. Dopo tre quarti d’ora lo trovarono. Allora presero un acido creato da Ilario e lo versarono sopra ma…usci la megasuperassassinamadre che li spinse via. I genitori non si accorsero di nulla perché nella soffitta c’erano dei tappetini giganti blu che attutivano tutti i rumori, i due presero di nuovo l’acido, la torcia e il fuoco dell’accendino: riuscirono così ad ucciderla. Si batterono il cinque e Ilario disse: “Allora…”
La sorella disse: “Allora cosa?”
Ilario rispose: “Allora il primo che arriva in salotto è il migliore! E l’ultimo è una capra morta e puzzolente!”
La sorella disse: “Ti odio!”
L.M. / Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze