I viaggi nello spazio sono (quasi) realtà

Avete ormai esaurito le idee per le vostre vacanze? Non preoccupatevi, dal 2022 l’Aurora Space Station, progettata dalla startup americana Orion Span , entrerà nell’orbita terrestre. Da fuori può sembrare un normale modulo spaziale, ma all’interno si rivela una vera e propria struttura alberghiera: l’ambiente, lungo dieci metri e largo quattro, è simile a quello di un jet privato e si articola in due moduli di soggiorno dotati di suite matrimoniali extra-lusso, con spazio sufficiente per fare sport, coltivare un proprio piccolo orto e addirittura giocare a ping-pong. Ogni stanza presenta inoltre un oblò panoramico, che consentirà di ammirare le sedici albe e i sedici tramonti previsti nei dodici giorni di vacanza, costituiti da un giro intorno all’orbita terrestre ogni 90 minuti. L’Aurora station verrà lanciata a 200 miglia dal nostro pianeta natale, con sopra sei passeggeri: quattro clienti e due persone d’equipaggio. Per poter addormentarsi contando i pianeti è però necessario pagare ben dieci milioni di dollari e seguire tre mesi di addestramento. Quest’ultimo aspetto è infatti il motivo principale del costo elevato, sebbene il periodo di preparazione consueto sia solitamente di minimo 24 mesi; l’Orion Span è riuscito a ridurlo adottando un sistema di apprendimento a due fasi. La prima consiste in un corso on-line su una piattaforma di e-learning, che aprirà nel corso del 2019; in questo modo i futuri turisti-astronauti potranno imparare le nozioni basilari del volo spaziale, della meccanica orbitale e della strumentazione e simulare la vita in ambienti pressurizzati, il tutto comodamente sul divano di casa propria. La seconda fase prevede invece un addestramento pratico, che avverrà nella base di Houston, in Texas; alla fine di tutto il percorso ai clienti verrà consegnata la Orion Span Astronaut Certification (OSAC), una certificazione riconosciuta anche da altri enti spaziali, che permetterà loro di godersi un soggiorno veramente stellare. Il corso è pensato sopratutto per clienti appassionati di studi astronomici, che in parte conoscono già ciò di cui si parla, ma rimane comunque aperto a tutti.
Benché il prezzo non sia così abbordabile, rappresenta un notevole miglioramento rispetto alle somme astronomiche che finora un esiguo numero di privati ha pagato per poter vivere un’esperienza del genere. Per poter realmente comprendere lo sviluppo positivo del contenimento dei costi, è sufficiente prendere ad esempio la spesa esorbitante, oltre 20 milioni di dollari, che nel 2001 Dennis Tito, uomo d’affari americano, sostenne per poter essere ospitato sull’ISS (International Space Station), diventando così il primo turista dello spazio nella storia.
L’Aurora sembra infatti una novità assoluta, ma in realtà il business dei viaggi turistici spaziali è molto più ampio e numerosi sono i concorrenti. Fra questi risalta Marina, la residenza turistica fra le stelle concepita dagli studenti del MIT e premiata dalla NASA nel 2017. Essa potrà ospitare veicoli spaziali come punto di riferimento o punto di attracco, permettendo loro di raggiungere mete più lontane, ad esempio Marte e sarà costituita da otto stanze affacciate sulla superficie terrestre, una palestra, un bar e un ristorante. Una vera e propria crociera stellare che dovrà però aspettare ancora degli anni per poter salpare nel nostro sistema solare. Pare essere previsto in tempi più recenti, invece, il lancio inaugurale dell’Aurora Space Station, nonostante i problemi di finanziamenti riscontrati dalla startup americana. L’Orion Span si sarebbe infatti trovata in difficoltà nel trovare i finanziamenti sufficienti a rispettare le tempistiche prestabilite, tanto che ha garantito il rimborso a coloro che hanno già pagato l’anticipo di 80 mila dollari per essere i primi a partire. Tuttavia gli obbiettivi di Frank Bunger, fondatore e CEO dell’azienda americana, si fanno sempre più ambiziosi: ampliare la grandezza dei moduli, fino a realizzare dei piccoli appartamenti, che uniti tra loro formerebbero i primi condomini spaziali della storia. Se l’ostacolo finanziario riuscirà ad essere superato, fra qualche anno l’Aurora Station diventerà operativa: dimentichiamoci gli hotel a cinque stelle, qui ne avremo oltre 200 miliardi a portata di vista…
Alessia Priori / Liceo Classico Galileo di Firenze