L’inquinamento da piombo è più antico del previsto

Una notizia sorprendente diffusa di recente riguarda la più antica esposizione al piombo mai documentata, che risalirebbe a circa 250.000 anni fa, diversamente da quello che si poteva pensare, ovvero che l’esposizione degli uomini al piombo si sia verificata solo dopo l’industrializzazione. Infatti, analizzando dei reperti archeologici di denti di uomini di Neanderthal, sono state trovate tracce di piombo nei vari strati dentali. L’avvelenamento da piombo deriva dall’inquinamento ambientale da piombo che può determinare il saturnismo: una malattia causata dall’eccesso di piombo nel sangue. È particolarmente pericoloso per i bambini che possono sviluppare – se vengono esposti a grandi quantità di piombo, inalando tutto le microparticelle di piombo rilasciate nell’aria da oggetti di ceramica rivestiti di smalto che contiene piombo, o direttamente ingerendo scaglie di vernici di piombo – un ritardo mentale, un’avversione al gioco, e persino entrare in coma. Livelli elevati di piombo nel sangue in casi estremi possono anche portare alla morte. Ci sono segni di contaminazione dell’acqua dal piombo che risalgono dall’età imperiale romana, che secondo una ricerca dell’Università francese di Lumière, Lione, riportava delle quantità di piombo circa 100 volte maggiore rispetto a quelle di una sorgente d’acqua locale del giorno d’oggi.
Nicole M. Lucibello / Liceo Classico Galileo