Un classico sempre attuale “IL DIARIO DI ANNA FRANK”

Un libro che ho letto quest’estate si intitola “Anna Frank il diario”. Il Diario di Anna Frank racconta la storia di una ragazza ebrea nata nel 1929 e morta, quando aveva 16 anni, nel campo di concentramento di Bergen Belsen (Germania).
Il libro comincia a narrare dal Giugno 1942 quando Anna riceve il suo diario come regalo di compleanno. Già dalle prime pagine, in cui Anna si rivolge ad una amica immaginaria di nome Kitty, si capisce come la sua vita stia cambiando per colpa del regime nazista. Dopo la conquista dell’Olanda da parte dell’esercito tedesco, Anna e la sua famiglia iniziano un periodo difficile alla ricerca di rifugi e nascondigli. Il posto dove riuscirono a nascondersi per due anni era un piccolo appartamento posto sopra l’ufficio del padre di Anna.
Lì Anna, sua sorella Margot e Peter trascorrono ore ad ascoltare la radio cercando notizie e tremando all’idea di essere scoperti. Per ingannare il tempo Anna continua a scrivere lettere alla sua amica immaginaria Kitty raccontandole tutto, compreso la cotta per Peter. Due anni dopo, nel 1944, Anna e la sua famiglia vengono scoperti dai nazisti e vengono immediatamente trasferiti in un campo di concentramento in Olanda. A distanza di un mese vengono trasferiti ad Auschwitz dove le donne vengono separate dal padre. La madre di Anna morirà poco dopo, mentre Anna e Margot verranno trasferite a Bergen Belsen dove si ammaleranno di tifo e moriranno nel marzo del 1944. L’unico a sopravvivere è il padre di Anna che, una volta libero, ricevette il diario della figlia da alcuni amici che lo avevano ritrovato. Dopo averlo letto, il padre di Anna decise di farlo pubblicare nel 1947.
I personaggi principali sono: Anna (la protagonista), Otto Frank (il padre), Edith Frank (la mamma), Margot (la sorella) e Peter. Il tipo di testo è complesso ed è per adulti e può risultare un po’ pesante e per alcuni tratti angosciante.
Il Diario di Anna Frank ci racconta soprattutto un’epoca terribile della nostra storia: la seconda guerra mondiale e ci fa rendere conto delle sofferenze subite dagli ebrei. Anna, raccontando i giorni trascorsi nel rifugio assieme alla sua famiglia, ci aiuta a capire tutti quei popoli del mondo che in questo momento soffrono a causa delle guerre. Quello che più mi ha colpito leggendo questo libro sono le tante emozioni che mi hanno coinvolto (la paura, la speranza, il desiderio di libertà, l’amore, l’affetto per la famiglia) che mi hanno dato la sensazione di vivere quei momenti in prima persona. Mi ha colpito molto come la protagonista riesca a trasmettere le proprie emozioni . Ho letto questo libro con grande curiosità dopo aver visto un documentario in televisione trasmesso in occasione dell’ anniversario della morte di Anne. Mi sono appassionata subito alla sua storia, una storia, ahimè , ancora tanto attuale

ISABELLA LUPO 2G