Simone Crusca – Questa breve intervista è stata fatta a un mio coetaneo che vive ogni giorno nella società dei Social e ogni giorno si confronta con la vita reale e quella virtuale.
- Nella nostra vita sociale quotidiana potremmo trovarci ad affrontare delle difficoltà quali sono secondo te?
Nella società di oggi è molto frequente incontrare delle difficoltà, soprattutto nel relazionarsi con altre persone perché tendiamo ad evitare discorsi che potrebbero nuocere sia noi che l’altro soggetto coinvolto. Internet ha un ruolo fondamentale in tutto ciò perché influenza la nostra opinione e porta a pensare cose su altre persone che in realtà non sono vere, quindi rende difficile iniziare una relazione.
- Quali situazioni sono più difficili da affrontare e quali invece ci fanno stare bene?
Le situazioni difficili sono moltissime e comandano la vita di tutti noi, nessuno al mondo non ha difficoltà, quelle più difficili sono la perdita di una persona a noi cara, la perdita del lavoro o anche avere problemi economici ma tutte le cose possono essere risolte con il tempo. Quelle che ci fanno stare bene sono poche ma una di queste è quella migliore, se si ha la fortuna, e cioè di avere un figlio. È il dono più bello che una persona può avere, questo e ciò che ti fa stare veramente bene, crescere un figlio. I soldi non fanno la felicità.
- Che ruolo hanno internet, i cellulari, le chat e i social Network?
Internet non può essere considerato un entità astratta ormai è una cosa reale che ci segue ed è diventata una parte indispensabile della nostra vita, come il cellulare e i social Network non possiamo farne più a meno. L’idea della fama, del successo e di tutto ciò che ne segue sta distruggendo (inconsapevolmente) le persone che senza una foto, un selfie non si sentono nulla e hanno un bisogno impellente di farsi notare. Il problema e che questo ha portato al suicidio dei ragazzi, che sono andati in depressione a causa dei Social Network (cyberbullismo) e di tutto ciò che c’ è dietro. Il cellulare va usato un modo responsabile perché oltre ad essere un oggetto che può servire alle persone può anche distruggerle.
