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Movida del sabato sera: perché i giovani fanno uso e abuso di droghe

Marijuana, hashish, cocaina, LSD sono tra le droghe associate alle serate in discoteca o non. Si tratta di una realtà sempre più diffusa, soprattutto tra le nuove generazioni. L’opinione pubblica ha le idee molto chiare su questo argomento: nelle discoteche e nei luoghi di divertimento giovanile viene fatto uso e abuso di stupefacenti, di sostanze allucinogene che deformano la realtà. Viene spontaneo farsi le solite domande: è necessario aspettare un morto di overdose per intervenire seriamente e fare controlli che mettano un punto a tutto questo oppure non ci saranno mai e il problema rimarrà in secondo piano? Ma soprattutto, perché i giovani scelgono di drogarsi? Le possibili risposte sono molteplici: per adattarsi ai loro coetanei. Molti adolescenti assumono droghe “perché gli altri lo fanno”, per timore di non essere accettati in un gruppo, in cui si fa uso di sostanze stupefacenti. Per sperimentare: gli adolescenti sono spesso motivati a cercare nuove esperienze, in particolare quelli che loro percepiscono come emozionanti e audaci. Per sentirsi meglio: alcuni adolescenti soffrono di depressione, di ansia sociale, di disturbi legati allo stress o anche di dolore fisico e le droghe possono essere un tentativo di ridurre questi sensazioni di angoscia o comunque molto spiacevoli.
Tuttavia, sappiamo per certo che queste sostanze non fanno bene all’organismo. Ognuna di esse ha effetti diversi, alcuni più accentuati altri meno. Le droghe allucinogene modificano la percezione del tempo e dello spazio, il modo di pensare ed alterano in modo inevitabile la realtà. Gli oppioidi, derivanti dall’oppio, sostanza presente in una specie di papavero, hanno un effetto analgesico. Le sostanze stimolanti, invece, agiscono sul sistema nervoso centrale accomunate con una preminente azione eccitante.

Gabriele Di Muni, Alberto Di Giovanni, III DSA