Intervista a mio padre violinista

Ho intervistato mio padre Gian Piero che è un musicista amatoriale e suona il violino nell’Orchestra MuSa Classica dal 2009.

  • Cosa pensi del progetto MuSa?
  • Penso che sia un’ottima occasione per fare musica insieme e per veicolare un elemento culturale così importante come la musica classica, jazz e popolare.
  • Come si concretizza il tuo impegno in MuSa?
  • Noi di MuSa Classica ci vediamo tutti i mercoledì sera per provare i brani scelti dal Maestro in funzione del tipo di concerto che dobbiamo affrontare: si spazia dalle musiche dei film fino a quella dei grandi compositori del passato. È un duro lavoro che richiede molto impegno e dedizione: dietro un brano di qualche minuto c’è un lavoro che dura mesi.
  • Che clima si è instaurato tra di voi?
  • C’è il clima che si crea in un gruppo che condivide una grande passione, quindi di collaborazione, gioia, complicità. Nascono amori e grandi amicizie…
  • Qual è il concerto che ricordi con più emozione?
  • Senz’altro quello organizzato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia: suonammo al Museo Mercati di Traiano. L’evento era solenne e suonammo tra l’altro “I pini della via Appia” di Respighi, un brano molto evocativo e suggestivo. C’erano molte persone che applaudirono emozionate, fu molto bello…
  • Una curiosità… ma il Maestro è così importante in una orchestra?
  • Tutti mi fanno questa domanda… Il Maestro è fondamentale: detta il tempo di esecuzione , chiama le varie sezioni dell’orchestra negli attacchi, segnala le dinamiche… Diciamo che è come l’allenatore di una squadra di calcio, oppure come una classe delle elementari senza la maestra! Un viociare indistinto senza alcuna disciplina…

Alessio Sera