IL NOSTRO VIAGGIO NELLA CULTURA DEL PANE

La tradizione del pane di Matera ha un ruolo particolarmente importante nella storia della nostra città; da secoli costituisce un elemento sacro e un vero materano non tende mai a farlo mancare sulla propria tavola.

Per questo, il 15, 16 e 18 ottobre 2019  noi alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria, grazie all’associazione “Giallo Sassi”, abbiamo avuto l’opportunità di fare un viaggio nel passato, scoprendo con i nostri occhi e le nostre mani,  come i nostri avi facessero anticamente il pane e cimentandoci nella preparazione di esso.

Il tutto si è svolto nel Rione San Biagio, dove siamo stati accolti al suono della cupa cupa da Giovanni Calia, che dopo essersi esibito in alcuni canti locali in dialetto, (canti che erano soliti allietare la fasi lavorative del pane), proprio come fece Virgilio con Dante, ci ha guidato nel nostro cammino, verso la casa di Br’nett, antica donna materana, in passato anche lei alle prese con la preparazione del pane. E qui è iniziato il nostro viaggio nel tempo …

Le donne infatti avevano un ruolo molto importante: di sera iniziavano a lavorare chili e chili di farina, per poi consegnare l’impasto il mattino seguente al garzone, un giovane mandato dal fornaio a prendere le prenotazioni, accompagnato dal suono di una trombetta, per richiamare l’attenzione delle signore che si affacciavano al balcone per scegliere l’infornata tra quella delle 8:30 e quella delle 12:00.

In quella casa abbiamo avuto modo di sentire l’odore di alcuni ingredienti utilizzati: il lievito contenuto in un recipiente in creta chiamato UAUATTID e il lievito madre, un pezzo dell’impasto precedente, lasciato inacidire, fatto con farina e acqua tiepida e messo in un recipiente più grande detto MAIUSTR.

Abbiamo anche toccato e sentito l’odore del grano duro, da cui si ricava la farina, decisamente più scuro e aromatico rispetto a quello classico. E poi, finalmente è arrivata la parte pratica: la realizzazione di un cornetto di pane.

 

Quindi, a turno ognuno di noi ha realizzato la forma del cornetto, mentre gli altri, tra una risata e l’altra, un lancio di farina sugli occhiali e una spruzzata nel naso, cantavano allegramente una canzone in dialetto.

Ristabilito l’ordine e riacquistata la calma, siamo entrati nel locale di Michele Tagarelli, detto Salett’, l’ultimo fornaio dei Sassi, e abbiamo osservato il suo forno, fatto in mattoni di terracotta e sulle cui pareti sono ancora appesi i timbri anticamente usati per marchiare il pane e renderlo riconoscibile alle famiglie e che oggigiorno rappresentano una vera e propria testimonianza storica, tanto che molti di essi si trovano nel Museo Nazionale Domenico Ridola.

Il fornaio durante la notte faceva ardere le pietre focate, che poi avrebbero ceduto calore per la cottura; dopo aver sistemato i cornetti, il forno veniva chiuso con un grande coperchio di ferro e non doveva essere riaperto per almeno due ore.

Terminato il nostro viaggio e ritornati alla nostra realtà, Giovanni non poteva non allietarci con piccoli pezzi di pane, alcuni conditi con olio extravergine di oliva, da gustare nel magnifico panorama antico della nostra città… momento piacevole e rilassante, tanto atteso e sperato, a dir la verità, sin dall’inizio della nostra mattinata.

Lasciato Giovanni, lungo la via del ritorno, non vedevamo l’ora di arrivare a casa, desiderosi quanto mai di mangiare anche lì il nostro delizioso pane… ma non solo; quel viaggio nel tempo ci aveva cambiato e da quel momento ci aveva ulteriormente arricchito,  perché oltre a farci conoscere la grande fatica e il sacrificio collettivo, che un tempo richiedeva tale lavoro, ci ha portato a rivalutare il nostro pane con occhi diversi e ad assaporarlo con orgoglio e vanto, riconoscendone un valore storico che noi stessi con grande emozione abbiamo rivissuto, cimentandoci in uno dei mestieri più antichi e più belli della nostra Matera.

REDAZIONE:

ISTITUTO COMPRENSIVO “E.FERMI” – MATERA – SCUOLA SECONDARIA

Cancelliere Alessia (2B)

Dragone Sabrina Charis (2B)

Scasciamacchia Angelo (2B)

Prof.ssa Campagna Maria Carmela

Prof.ssa Caruso Maria Rachele