Nel tunnel della tossicodipendenza

Di Lucrezia De Santis

Passeggiando per un centro commerciale venivo fermata da un gruppo di ragazzi in particolare da uno di loro che mi chiedeva un contributo economico per sostenere un progetto in favore di ex tossici dipendenti, Valerio, questo è il suo nome, mi appariva solare. Ma capii subito che non aveva avuto una vita facile così gli chiesi di poterlo intervistare

Sei di Roma? Quanti anni hai? Cosa fai nella vita?

Ho 35 anni, vivo a Roma e sono da poco uscito da una comunità perché purtroppo per molti anni ho buttato la mia vita, per ora sono tornato a vivere con i miei e sto cercando lavoro ma è difficile trovarlo per uno come me, con il mio passato alle spalle.”

Ti drogavi?

In realtà non solo, bevevo anche.”

Cosa ti ha portato a tutto questo?

La depressione. Mio padre era molto violento con mia mamma e a volte anche con me. “

Con cosa hai iniziato?

Prima fumando marjiuana poi sono passato a droghe più pesanti come la cocaina.”

Hai mai avuto paura di morire?

Ti dico la verità ho temuto di più quando commettevo delle rapine per procurarmi il denaro per la droga perché sapevo di non essere lucido e che un banale errore mi poteva essere fatale”

Come ne sei uscito da tutto questo?

Mi ci è voluto molto tempo per trovare la determinazione ad disintossicarmi”

Come l’hai trovata?

Mi sono innamorato di una ragazza che aveva una famiglia più incasinata della mia ma lei a differenza di me voleva vivere in maniera onesta e retta per questo mi ha rifiutato, allora ho capito tutto, ho capito che dovevo finirla, che mi stavo distruggendo e che continuando così non solo sarei morto presto ma non ero nemmeno felice.”