Emergenza climatica; le azioni dell’Onu

Di Edoardo Amelino Camelia, Ginevra Capacci, Valerio Carboni e Viola Chermaz

Negli ultimi anni, a seguito dell’innalzamento delle temperature, in tutto il mondo è nata una problematica di rilievo crescente per l’intera umanità, soprattutto per noi giovani, ovvero la salvaguardia del clima. Cosa fanno le organizzazioni mondiali e i governi per affrontarla? Ci siamo posti il problema e ne abbiamo parlato con il dottor Carboni, un esperto di sicurezza del WFP ( World Food Program), un’organizzazione che si occupa dell’ ONU (Organizzazione Nazioni Unite).

L’ONU ha mai affrontato la problematica del cambiamento climatico? Se sì, come?

Sì, in molti modi. Il cambiamento climatico è diventato un’emergenza quando sono iniziate ad aumentare le temperature. Tutto ciò è gestito dall’organizzazione WMO (World Meteorological Organisation). Nell’accordo di Parigi del 2015 molti stati aderenti alle Nazioni Unite si sono fissati degli obiettivi raggiungibili. Nel 1988 le Nazioni Unite hanno chiesto di trovare delle prove scientifiche dell’emergenza climatica.

L’ONU obbliga a seguire le proprie direttive agli Stati Uniti d’America?
Gli USA possono aderire come non aderire alle disposizioni. Ai giorni d’oggi, l’attuale amministrazione repubblicana si rifiuta di finanziare le aziende che producono energia alternativa, preferendo finanziare le industrie che utilizzano i combustibili fossili.

L’ONU riceve degli investimenti economici per la salvaguardia del clima?
Solo 23 paesi hanno indicato che miglioreranno i contributi nazionali per la riduzione delle emissioni. I contributi maggiori li daranno le grandi imprese di assicurazione che, in collaborazione con il programma ONU, hanno offerto 5 miliardi di dollari entro il 2025 per assistere i paesi più vulnerabili alle catastrofi climatiche.

Nell’agenzia in cui lei lavora hanno adottato misure di salvaguardia ambientale o climatica?

Nello specifico la mia agenzia si occupa delle conseguenze delle catastrofi ambientali (terremoti, tifoni, siccità). All’interno dell’ambiente lavorativo abbiamo abolito i contenitori di plastica, limitato il tempo di utilizzo della corrente elettrica e del riscaldamento e abbiamo lanciato un programma di car sharing.

Nel tuo piccolo cosa fai per salvaguardare l’ambiente? 
Questa la risposta ricorrente tra i giovani: “Nella mia famiglia limitiamo il tempo di utilizzo dei termosifoni, dell’acqua calda, utilizziamo gli elettrodomestici di notte, abbiamo comprato una macchina ibrida e una bici elettrica che uso per andare a lavoro.  A livello personale cerco di mangiare meno carne, chiudo il rubinetto quando non uso l’acqua e faccio la raccolta differenziata.”

In conclusione, l’ONU sta adottando delle misure di precauzione per garantire un futuro ai giovani.