#andràtuttobene!

Questo Coronavirus ha colto di sorpresa un po’ tutti: dai medici a noi ragazzi. Per noi adolescenti, infatti, doversi ritrovare chiusi in casa senza poter uscire è molto strano dato che siamo abituati ad andare a scuola, in palestra, a studiare da un amico e fare un giro con i nostri coetanei.

Personalmente mi sono sentita responsabile della vita di chi è più debole, come i nostri nonni, ma anche delle persone immunodepresse o che hanno già qualche altra patologia. Tutti i miei amici e parenti (a parte quelli che devono lavorare) hanno fatto, come me, quello che dovevano fare, ovvero chiudersi in casa per il bene di tutti e uscire solo per impegni strettamente necessari.

Vedo molte persone, soprattutto anziani, che ancora escono di casa e non per fare la spesa, ma per fare una passeggiata. Trovo questa cosa molto sbagliata: non si rendono conto di quello che fanno o semplicemente non gli danno importanza?

In fondo, però, questa pandemia qualcosa di buono l’ha fatto! Ad esempio: ha legato tutte le nazioni (o quasi) contro un nemico comune che si danno sostegno inviando mascherine e respiratori negli ospedali; inoltre, ci ha fatto riscoprire il vero senso della parola “famiglia”. Infatti, nonostante mia madre farmacista vada a lavoro e mio padre lavori da casa mattina e pomeriggio, ogni sera, io e la mia famiglia ci dedichiamo ad un puzzle 3D di 900 pezzi rappresentante un quartiere di New York, e ci divertiamo tantissimo! Inoltre, quando possiamo, facciamo insieme esercizi fisici che mandano via WhatsApp le mie istruttrici di ginnastica artistica, ed ogni volta finiamo a terra sfiniti, ma ridendo.

Ho molto tempo libero e spesso lo dedico a guardare serie TV, dato che nella vita “normale” ho orari che non me lo permetterebbero mai! Vorrei dedicarmi anche ad altre cose, come la cucina (ma sono incapace), o al miglioramento della mia scrittura davvero indecente. Durante questi giorni è importante anche studiare per non perdere l’allenamento e leggere molto. Riguardo questo, per me non è cambiato niente: lo faccio quotidianamente! In fondo però la vita abituale manca a tutti. Chi è che non vuole rivedere i propri amici e divertirsi con loro? O andare a fare una passeggiata a Napoli mangiando un fiocco di neve? Fermarsi a prendere un bel gelato… quanto mi mancano queste cose! Le domeniche a pranzare dagli zii o dai nonni e giocare con i cugini: ora purtroppo li vedo solo tramite le videochiamate e mi mancano tantissimo. Per il momento però l’unica cosa che possiamo fare per aiutare i medici è eseguire gli ordini del governo e aspettare la fine di questo brutto periodo che ha stravolto psicologicamente le vite di ognuno, per poterci riabbracciare tutti. Attendo con ansia la nostra vittoria, ma per ora chiudo questo tema con l’appello lanciato da tutti i bimbi: #andràtuttobene!

 

LUISA PELLECCHIA 2D

Marino Guarano di Melito di Napoli