È tempo di cambiare per vivere alla grande

Rubrica del 23º giorno di quarantena: dobbiamo iniziare a guardare oltre quest’atmosfera di noia e angoscia, è ora di guardare l’orizzonte e comprendere cosa ci aspetta una volta usciti da questa guerra senza bombe.

Noi stiamo iniziando a guardare tutto questo con altri occhi e a respirare un’aria di cambiamento, il nostro umore è cambiato da quando abbiamo iniziato a pensare positivo, siamo sicure che nel fondo di questa storia ci sia un tesoro. 

Approfittiamo e sfruttiamo questo tempo per capire chi vogliamo essere davvero, cosa dobbiamo cambiare di noi stessi, cerchiamo di capire cosa il silenzio della città ci vuole dire, è ora di capire le cose davvero importanti e soprattuto che la vita vola in un attimo. 

In questa guerra abbiamo perso tantissimi combattenti ed è proprio per loro che dobbiamo lottare e uscirne vincitori. 

Risparmiamoci tutti i giorni di andare al supermercato solo per uscire di casa, risparmiamoci le passeggiate nel nostro quartiere… perché se tutti risparmiassimo quei pochi minuti d’aria, poteremmo guadagnarci la fine di questa quarantena magari una settimana prima del previsto. 

È tempo di capire che questo è un periodo raro, incomprensibile e sacro, iniziate a pensare che tutto questo ha un suo perché. 

Un po’ di tempo fa i neonati non potevano uscire prima del loro 40º giorno di vita; ecco, come quello dei neonati, questo è un periodo di preparazione a nuove esperienze, opportunità, nuove scelte… ad un NUOVA VITA, ma la parte più bella sapete qual è?

Saremo noi a scegliere come dovrà essere, potrebbe cambiare tutto o magari nulla, però forse potremmo iniziare a uscire e non preoccuparci che possa accaderci qualcosa, forse non esisteranno più vittime di bullismo perché i ragazzi avranno capito che non c’è motivo di prendersi gioco degli altri, potremmo non camminare più in mezzo alle discariche di rifiuti, forse potremmo iniziare a vivere per davvero… ma questo accadrà solo se cambieremo noi, solo se faremo tesoro di questo tempo iniziando a pensare che non ci è stato tolto, ma regalato. 

a cura di Giulia Veralli, Laura Del Gatto e Camilla Travaglione. 3N classico 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli