La delinquenza nei quartieri periferici

Gli abitanti di molti quartieri della periferia della capitale sono stanchi di assistere a scene di violenza, di vedere le strade e i parchi pieni di degrado sia dal punto di vista umano che materiale. Ci sono bande di giovani delinquenti che non fanno vivere tranquillamente le famiglie per bene che invece vogliono andare avanti lavorando e cercando di dare un futuro ai loro figli. Le strade e i giardini sono pieni di rifiuti, panchine rotte, secchi per l’immondizia bruciati : delinquenza, desolazione e sporcizia che non trovano un rimedio.

Secondo il Capo della polizia Franco Gabrielli le 4 zone con un tasso di criminalità più alto a Roma sono : San Basilio, Tor Sapienza, Ponte di Nona, Tor Bella Monaca . Non tutti gli abitanti di questi quartieri, e di altre zone di periferia, possono però essere considerati dello stesso genere. Ci sono persone che vanno ad abitare in periferia perché le case costano di meno, sia per quanto riguarda gli affitti che le vendite, a volte anche perché hanno più aree verdi rispetto al centro della città e l’aria è anche meno inquinata. Poi si ritrovano a convivere con tutti questi problemi e hanno anche paura per i loro figli, che possono subire violenza o addirittura avere cattive amicizie che li portino verso la delinquenza o la droga. Chiaramente ne risentono anche le zone vicine perché la criminalità si espande e anche quartieri più tranquilli ma vicini, subiscono gli effetti delle azioni dei delinquenti che vanno nei parchi dove ci sono anche bambini, davanti le scuole e il pericolo cresce. Ci dovrebbe anche essere un intervento dello Stato migliore sia dal punto di vista delle condanne per i reati commessi, la “certezza della pena” di cui tanto si parla, sia dal punto di vista del miglioramento delle attrezzature e dei luoghi periferici che spesso sono abbandonati e dove associazioni di volontari sono più presenti dello Stato stesso.

Luca Baldini