Fortunata nella sfortuna

 

Tre settimane sono passate e questo stile di vita che poco tempo fa mi era estraneo è diventato ormai quotidianità.

La mattina ci si alza né troppo presto né troppo tardi, poi ci sono le videolezioni : si sta con i professori e con i compagni e per qualche ora si cerca di tornare ad una normalità che oggi ci sembra lontana. 

Poi il resto della giornata è libero, forse troppo. 

Ho finito un libro, ho visto tanti film, ho capito che la cucina non è il mio forte, ho scoperto che fare yoga rilassa tanto e mi sono resa conto delle persone che reputo davvero speciali; sono tante le cose fatte no? 

Eppure alla fine sono sola e la testa rimane libera di creare moltissimi  pensieri. 

Ho pensato a tutto e a niente nello stesso momento e tanti punti interrogativi si sono venuti a creare.

“È peggio di quando si facevano le guerre” leggevo su internet due giorni fa. 

Due giorni fa ho letto una frase del genere ed ho riso perché, come potrebbe essere possibile una cosa del genere? questa persona sta sicuramente esagerando. 

Però ancora da sola nella mia cameretta la testa gira e crea ancora pensieri e questa volta pesano di più degli altri. 

E mi rendo conto che, dopo aver letto quel post su internet due giorni fa, ho riso perché in questo momento sono nella mia calda casa insieme alla mia famiglia che gode di buona salute, con un pasto a tavola tutti i giorni, con tanti libri sulla mensola da leggere e un televisore che tra Netflix, Prime video e Disney+, è fin troppo carico di film e serie tv da vedere. 

E mi rendo conto che, proprio come se fosse una guerra, tante, troppe persone non si trovano nella mia situazione e non riescono a ridere vedendo quel post come ho fatto io. 

Quando tutto questo finirà i miei ricordi saranno totalmente diversi da quelli delle persone che invece hanno sofferto profondamente ed è così che mi rendo conto di essere fortunata nella sfortuna. 

Fortunata nella sfortuna perché questa piccola grande guerra io la vedo solo nei telegiornali, combattuta da altri. 

Fortunata nella sfortuna perché tutte le cose che riesco a fare posso darle per scontate, quando non lo sono affatto. 

Fortunata nella sfortuna perché avrò in futuro il privilegio di ricordare questo periodo con un sorriso, laddove per tante persone si trasformerà in un incubo da portarsi dietro tutta la vita. 

E allora, fortunata nella sfortuna, sto cercando di imparare a dare più valore a tutto quello che è presente nella mia vita e spero che un giorno tutti possano ridere come ho fatto io leggendo quel post. 

a cura di Francesca de Martino 3N Classico 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli