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Tutti i segreti del chewing gum: l’intervista a una biologa

di Francesca Marino

Intervista alla biologa nutrizionista Carolina Arpaia

Vorrei porle alcune domande in merito all’ utilizzo delle gomme da masticare, che al giorno
d’oggi è frequente in ogni età e per molti scopi. Intanto può chiarire la definizione di gomma? Può essere considerato come alimento?
Le gomme da masticare non possono essere considerate un vero e proprio ‘alimento’; intanto perché non vengono ingerite e poi perché non apportano nutrienti utili al nostro metabolismo e la quantità di energia ad esse associata è irrisoria.

Nonostante ciò, spesso si pensa che facciano “ingrassare”, cosa può dirmi al riguardo?
Sicuramente non saranno le 5Kcal di un confetto o striscia di gomma senza zucchero a provocare alterazioni del peso in chi ne consuma moderatamente (un paio di gomme al giorno masticate per non più di 10 minuti). È doveroso però a tal proposito fare delle precisazioni. Masticando una gomma ingeriamo tutta una serie di sostanze per lo più non naturali come ad esempio antiossidanti E320 e E321, dannosi per la salute, e tutta una serie di dolcificanti o edulcoranti (soprattutto in quelle senza zucchero in sostituzione di saccarosio e fruttosio per evitarne l’effetto cariogeno) come sucralosio, aspartame, sorbitolo,  mannitolo, maltitolo; queste sostanze sono originate dallo zucchero, ma così tanto alterati da non poter essere considerati alla stessa stregua.

Cosa intende con ‘dannosi’? Quali potrebbero essere degli eventuali effetti? Ad esempio dolore addominale acuto o diarrea.Oltre a questi aspetti negativi ci sono anche dei benefici?
Sì assolutamente. Ad esempio lo xilitolo contenuto, presenta un’importante attività cario- preventiva, anche a lungo termine, che viene esplicata attraverso la riduzione della concentrazione degli streptococchi del gruppo mutans e una conseguente riduzione dei livelli di acido lattico prodotti. Per questo motivo il chewing-gum contenente xilitolo è stato considerato un ‘cibo funzionale’, ovvero un cibo che per contenuto e modalità di consumo può avere effetti benefici nei confronti della patologia cariosa.

È vero che masticare un chewing-gum è paragonabile ad una lavata di denti?
Sicuramente la masticazione promuove la rimozione dei residui di cibo e della placca dalle superfici dentali, però soltanto in parte. Quindi la risposta è no.

Molti ricorrono alle gomme da masticare per avere un alito fresco. Meglio evitare?
‘Evitare’ forse è un po’ eccessivo, diciamo che esistono delle alternative come la menta piperita in boccetta, semplice da portare con sé. Basterà metterne in bocca una goccia per ottenere il medesimo effetto.

Un’ultima domanda. Secondo lei a cosa è dovuto il piacere di masticare per ore una
gomma che già dopo qualche minuto ha perso il suo sapore?
Questo riguarda la sfera psicologica. Appena in bocca sviluppano una certa resistenza alla masticazione, stimolando l’impulso aggressivo di mordere con forza; poi la resistenza si dissolve e la gomma diventa morbida, elastica, si lascia masticare senza fatica. Il passaggio duro-elastico del primo momento dà una rassicurante sensazione di successo, mentre la masticazione prolungata che segue aiuta ad attenuare la tensione nervosa.