Covid-19 è stato solo un problema?

di Bianca Lugaresi, 2B

Le osservazioni satellitari realizzate nelle ultime settimane, dimostrano che da gennaio all’11 marzo le emissioni di diossido di azoto, uno dei principali gas inquinanti, che stanno mettendo a dura prova il nostro pianeta, sono molto diminuite in Europa. In particolar modo nel Nord Italia, una delle aree più inquinate del Paese, dove da metà febbraio la concentrazione di CO2 è diminuita del 10%. È uno degli effetti positivi causati dalla pandemia del Covid-19. La Cina, uno dei paesi più inquinati al mondo, grazie al rallentamento delle attività produttive e di conseguenza alla diminuzione di emissioni di CO2, è di nuovo visibile dai satelliti dello spazio, prima offuscati dalla presenza di una nube di gas inquinanti.
Il lockdown per coronavirus ha portato a una riduzione del 40 percento del biossido di azoto nell’aria, evitando 1.500 morti in Italia e 11 mila in tutta Europa. E’ la stima del Center for research on energy and clean air di Helsinki che ha valutato una diminuzione dell’inquinamento da biossido di azoto del -43% nel nostro Paese. In Cina il numero delle morti evitate grazie alla diminuzione dell’inquinamento è ancora più alto rispetto a quello europeo.
Il blocco delle attività economiche in Cina avrebbe evitato circa 77 mila morti per inquinamento: 4.000 bambini sotto i 5 anni e 73.000 adulti over 70.

Rimane però una domanda da porsi, questi progressi saranno duraturi? Gli esperti rispondono che una chiusura totale come quella causata dal coronavirus non è ovviamente la soluzione per ridurre le emissioni, di qualsiasi tipo esse siano.

Anche perché quasi certamente non appena riprenderanno molte delle attività ci sarà un effetto “rimbalzo” che farà aumentare di molto le emissioni prodotte. Nonostante tutto speriamo che l’umanità faccia tesoro di questo insegnamento e continui a prendersi cura del proprio pianeta.