Le province: spazi di tranquillità e calore.


Sfatiamo il mito: vivere in provincia non è male. Non siamo isolati dal resto del mondo; ecco il nostro punto di vista.



“Abiti così lontano?” Questa è la frase che più ho sentito pronunciare dai miei amici “di città”, ed ogni volta non posso fare a meno di sorridere. Per tutti, o almeno per quelli che hanno sempre vissuto in città, le piccole province dei dintorni di Napoli sono viste come villaggi preistorici, abitati da antiche tribù; è davvero così?
Certo che no; magari non avremo grandi negozi di marchi internazionali, ma possediamo il calore dei piccoli e accoglienti negozi di alimentari, situati nelle piazze e gestiti da decenni dallo stesso nucleo familiare, che bene presto diventerà la famiglia più famosa e adorata del paese.
Nelle piccole cittadine c’è un calore e un’aria di casa che forse manca nella grande metropoli, che si disperde nei luoghi ampi della città.
La fierezza che ti avvolge quando un’anziana, probabilmente amica di tua nonna, ti dedica le fatidiche parole: “Sei uguale a tua madre da piccola!”. Ed è proprio in quel momento che capisci quanto sia importante per te quel luogo circoscritto da confini, che ha visto l’intero tuo albero genealogico nascere, crescere e morire; dove hai vissuto, fin quando hai capito di dover ampliare i tuoi orizzonti e spostarti al centro città.
Quello che è però veramente importante è non rinnegare: non possiamo vergognarci solo perché non viviamo a piazza Dante, ma tra i verdi terreni di “campagna”; la bellezza del vedere sbocciare, in primavera i ciliegi e i peschi in inverno, mentre si torna a casa, è imparagonabile. Tanto bello è vedere i contadini, ormai anziani, che si dedicano con amore alla raccolta dei frutti della natura.
Noi che viviamo in aree così “intime” abbiamo, inculcato dal posto e dalla famiglia, un amore incondizionatamente per le nostre radici.
Non esiste uno stile di vita giusto o sbagliato, esistono solo abitudini: quindi, quando mi chiedono: “Non preferiresti vivere a…?”, “No!”, risponderei. Preferisco vivere dove vivo, fin quando la vita non mi porterà altrove.


Comprare la vita frenetica della città rispetto a quella in apparenza tranquilla della provincia sembra un qualcosa di quasi rischioso da fare; parlarne senza prendere le parti di un lato rispetto ad un altro risulta persino peggio.
Dopo aver vissuto la mia intera vita in un “piccolo quartiere” che tanto piccolo alla fine non é spostandomi però per la maggior parte delle situazioni in città, posso confermare che é davvero difficile dire di preferire assolutamente uno ‘stile di vita’ rispetto ad un altro.
I pro e i contro esistono per qualsiasi cosa e non posso negare di aver odiato in certi momenti il traffico assurdo di Napoli e la sveglia delle sei in punto che mi ricorda la strada immensa da percorrere per arrivare ad un orario decente fuori scuola mentre i miei compagni probabilmente ancora tutti dormono e di aver amato al tempo stesso la vivacità delle strade del centro il sabato sera e le passeggiate tranquille nel parco del mio quartiere.
Sfatiamo allo stesso tempo alcuni miti: la vita in provincia non è sempre piena di relax e quella in città non risulta sempre frenetica come tutti credono!
Tutto dipende dalle persone e dal propio modo di passare il tempo.
Non esiste quindi il “vincitore” o il “perdente” in questa discussione bensì la preferenza.
Non posso dire di essere riuscita a combattere alcuni ‘stereotipi’ grazie a queste poche parole scritte ma voglio credere che leggendo sia cresciuta la voglia di conoscere entrambi i mondi…
La vita in città offre molti vantaggi rispetto alla provincia, ma è anche vero che vivendo in grandi centri abitati non abbiamo la tranquillità e il silenzio dei paesi in periferia che sono meno trafficati e abitati.
Nei piccoli paesini piccoli centri si svolgono spesso fiere, sagre e mercatini dove è facile partecipare, in questa maniera si viene più inclusi in una comunità ed è più facile stringere nuove amicizie, rispetto a quanto può succedere in città.
L’aspetto che trovo più bello del vivere in un paese è sicuramente la moltitudine di spazi aperti dove si possono fare tante attività, passeggiare, giocare e divertirsi in totale relax.


A cura di Sofia Sarracino, Francesca De Martino e Luigi Valiante classe 3 N 2.0 – Liceo G. B. Vico di Napoli.