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I.C. Biella3 – DaDCreativa – Cigni neri, riflessioni dal futuro.

“La questione “corona virus” non è ancora finita ma si può dire che il picco, a quanto dicono, lo abbiamo raggiunto, ora non c’è che sperare di tornare”liberi”.

Vorrei esprimermi con il cuore aperto e dire che da tutto ciò che si sta passando ho imparato a volere più bene alle persone a me care, ho capito che non sappiamo quando i nostri genitori o parenti ci lasceranno per sempre, quindi sto loro più vicino e dono tutto l’affetto di cui hanno bisogno.

Ho imparato anche che l’amicizia si coltiva nel tempo ma non messaggiando o videochiamando le persone, si coltiva con le risate fatte guardandosi negli occhi o gli abbracci o con baci che ti danno senso di affetto e di presenza, soprattutto ho imparato che passare le ore davanti al telefono non serve, meglio andare a fare una passeggiata o a giocare con il gatto o il cane oppure aiutare i tuoi a fare qualcosa.

Questa esperienza mi ha insegnato ad amare ciò che ho e a combattere sempre senza mai arrendermi. Tutto ciò di cui ho bisogno ora è quell’abbraccio dal mio migliore amico e dalla mia migliore amica, ho bisogno di rotolarmi nel prato in cui andavo con  la mia vicina di casa ogni lunedì, ho bisogno di quel sabato sera pieno di cavolate e risate  con il mio gruppo”.

Questi i pensieri di quei giorni difficili. Ora cosa porterò con me?

Porterò con me la voglia di vivere al 100% , porterò con me, dentro di me, ogni singolo ricordo bello passato in famiglia e mi lascerò dietro tutta la tristezza accumulata in quel periodo, la prendo e me la butto alle spalle.

Di tutto quello restano i pianti per chi si è lasciato con il proprio ragazzo o ragazza per via della distanza, le battute fatte sui social che non fanno per niente ridere, perché tutto ciò è una cosa molto seria, resta il sentimento di paura per i genitori che andavano a lavorare ed erano a rischio, restano quelle persone che dicevano: “Dovete stare semplicemente sul divano!” e allora perché voi non lo facevate?

Il comportamento di alcune persone è stato ed è tutt’ora sconvolgente, cosa dovrei dire io che sono una quattordicenne che vorrebbe solo fare casino, eppure non sono mai, e dico mai, uscita di casa? Molte persone non uscivano già prima di loro spontanea volontà, ma ad un certo punto, per l’ansia della reclusione, hanno iniziato ad andare in giro, come se l’indomani ci fosse la fine del mondo.

Il corona virus ha sconvolto un po’ tutti, però trovo esagerato il fatto di aver saccheggiare i supermercati, detto ciò in fondo tutti non vedevamo l,ora che finisse tutto questo, ed ora eccoci qua più forti di prima e tornati ad essere felici come una volta pronti a riabbracciare i nostri cari.

Costanza Perinotti 3E

I.C. Biella3 – Marconi