Le persone anziane ai tempi del Covid.


Le generazioni che questo maledetto Covid ci ha portato via .

Durante questo surreale e lungo periodo in cui il mondo si é trovato a combattere, suo malgrado , contro un nemico invisibile e spietato, le persone anziane sono quelle che hanno dovuto pagare il prezzo più alto in termine di vite perse .
La loro fragilità fisica non ha retto ad un mano armata e crudele .
E così sono stati loro i protagonisti di questa terribile epidemia . Le immagini dei camion militari che sfilavano lungo una via della Bergamasca saranno davvero difficili da dimenticare.
Con le loro rughe, gli sguardi stanchi di chi ne ha vissute tante ma anche desiderosi di vivere ancora altre avventure. I loro corpi piegati dalle fatiche di una vita . La loro fierezza nel cercare di non arrendersi mai e di non cedere alla tentazione di lasciarsi andare.
I “vecchi”, i dimenticati , quelli abbandonati nelle RSA (Residenze per Anziani) da figli troppo impegnati per potersi occupare di loro. Chissà cosa avranno pensato nella loro solitudine in quelle quattro mura, quando al trascorrere dei giorni constatavano che i loro congiunti andavano a trovarli sempre meno. Sicuramente avranno trovato il modo di giustificarli e , perché no, di perdonarli.
E nel susseguirsi di giorni sempre uguali, minestre dallo stesso sapore insipido, discorsi sterili con i propri compagni di sventura, la loro mente avrà deciso di allontanarsi sempre di piu
E forse questo sarà stato l’unico modo per loro di sopravvivere all’enorme senso di vuoto e solitudine in cui ci si sprofonda quando si avverte il senso dell’abbandono.
É molto meglio crogiolarsi nei ricordi di una vita passata e felice , dove il mondo era pieno di colori , la cucina piena di sapori e dove tutto sembrava possibile E realizzabile .
E man mano che i loro ricordi riaffiorano, il presente sembra non avere più tanta importanza risultando essere addirittura “scomodo”da vivere.
Quei nonni dal sorriso mesto e gentile, dalle tasche piene di caramelle, cosa avranno pensato quando avranno capito che non ce l’avrebbero fatta ? Quando avranno visto morire i loro compagni di stanza , uno dopo l’altro , perché non era stato considerato urgente e necessario, o quantomeno prioritario, proteggere questa categoria di persone , dopo aver scoperto il primo contagio

all’interno di quegli edifici? A chi sarà stato rivolto il loro ultimo pensiero ? Ai figli ? Alle mani paffutelle dell’ultimo nipote nato? O al ricordo del proprio marito/ moglie lasciato a casa ?
Quanta paura avranno avuto prima di lasciarsi sconfiggere dal loro triste destino ?
E sono ancora loro, le persone anziane , ad essere le più prudenti nella Fase 1 e 2 del Covid. A far capire alle generazioni di arroganti e spavaldi giovani, l’importanza di seguire delle regole chiare e precise per proteggere se stessi e gli altri e far si che non si debbano piangere altri morti .
Le loro camminate lente, le passeggiate, con i loro dispositivi di sicurezza, mascherina e guanti, indossati con sacrificio e rassegnazione ma anche con la consapevolezza e la fierezza di chi sta combattendo una guerra compiendo il proprio dovere.
Con la televisione accesa per ascoltare tutti gli aggiornenti e per cercare di capire il contenuto dei vari decreti emanati dal governo per non correre il rischio di dover essere multati
Ecco, si é parlato di medici-eroi e sicuramente in questa mondiale emergenza loro lo sono davvero stati , ma bisognerebbe a parer mio , rivolgere un pensiero accorato a tutti i “vecchi” ( in senso buono chiaramente)
A quelli che non ci sono piu , a quelli che sono sopravvissuti , ai dimenticati, ai maltrattati . Perché sono loro i veri Angeli dalle sembianze umane

Martina Amitrano 3C classico Cambridge 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli