Ladri di idee | Peer say no

Il plagio accademico

Il plagio si definisce come “appropriazione, totale o parziale, di lavoro altrui, letterario, artistico e simile, che si voglia spacciare per proprio”.

In Italia chi copia articoli scientifici per ottenere titoli di studio o vincere concorsi non subisce grandi conseguenze. E infatti nel nostro paese il plagio è più diffuso che altrove.

Il plagio non è solo prendere le idee e parole di qualcuno facendo credere che sono le nostre, si tratta di plagio anche quando si copia da Internet delle foto, immagini, musica, video, ecc. Se decidi di mettere una foto presa su Internet o un documento per illustrare il tuo lavoro, devi indicarne la fonte. Ciò facendo, indichi l’autore o l’origine di questa informazione.

Perché capita di commettere un plagio?

  • perchè è sempre più facile copiare piuttosto che prendere il tempo di pensare con la propria testa. Quando non hai un’informazione, si cerca da persone che supponiamo ne sappiano più di noi.
  • perchè magari non abbiamo abbastanza fiducia nelle nostre capacità. Fare un lavoro di ricerca o scrivere su un tema sono esercizi da allenare. Senza questo sforzo, non possiamo mai imparare a farlo correttamente.
  • perché vogliamo fare una “bella figura” in classe davanti all’insegnante e ai compagni di scuola.
  • perché fare un lavoro di ricerca prende tempo. Per fare un lavoro di ricerca serio, bisogna leggere diverse fonti di informazione di tutti tipi. Allora, ogni tanto, per fare più in fretta, copiamo direttamente da Wikipedia o da un libro che tratta della nostra tematica.
  • perché, come tanti altri, abbiamo la tendenza a pensare che tutto quello che si trova su Internet è a nostra disposizione, senza condizioni. Si tratta solo di ignoranza, magari chi lo fa non sa che non è permesso copiare senza autorizzazione.

Fonti:  www.lavoce.info/archives/55859/plagio-accademico-una-pessima-abitudine-italiana/   www.compilatio.net/it/attualita-plagio-marzo/

Distaso Camilla, Zumpano Giulia, 3G