Fahrenheit 451

Fahrenheit 451 | Fahrenheit 451—the temperature at which boo… | FlickrFahrenheit 451 è un libro del 1953 scritto da Ray Bradbury ed è considerato uno dei massimi capisaldi nel genere dei romanzi di fantascienza.
Ambientato in un futuro prossimo agli anni dell’autore, il romanzo, ci presenta la storia di Montag, un uomo che ha deciso di dedicare la sua vita al servizio del corpo dei vigili del fuoco che però hanno assunto una nuova funzione a dir poco insolita: invece di spegnere il fuoco è loro compito appicarlo.
Infatti nella società americana in cui vive il protagonista è severamente vietato e proibito leggere e possedere libri che vengono appunto bruciati, il titolo del romanzo fa appunto riferimento ad un punto di accensione empirico identificato dall’autore a 451 gradi Fahrenheit, tutto questo per rendere felice ogni persona del mondo: un produttore di tabacco legge un libro sui risvolti negativi che ha il fumo e perde il suo entusiasmo? Questo non deve succedere e allora tutte le letture che espongono i danni da tabagismo vengono bruciati.
Montag è sempre stato abbastanza convinto del suo lavoro, anzi trovava divertimento quando bruciava i libri poiché si sentiva fedele e rispettoso della sua grande nazione; ma la sua vita verrà sconvolta da una serie di eventi: abita infatti vicino a casa sua una ragazza, chiamata Clarisse, diversa anzi quasi strana per la società in cui vive il nostro protagonista poiché “Quando gli viene detta una cosa non si chiede come si faccia ma perché viene fatta”; la giovane dodicenne instaurerà in poco tempo un profondo rapporto con Montag ed inizierà ad aprirgli la mente facendo sorgere nella mente del protagonista la domanda: “è veramente giusta la società odierna?”
Il secondo episodio che cambierà profondamente e definitivamente il protagonista avviene una notte nella quale Montag è di servizio presso la caserma, l’allarme suona e tutta la squadra composta dal capitano Beatty, Montag ed altri due commilitoni si recano a casa di un’anziana signora che, con tutte le sue poche forze, cerca di opporre resistenza ai quattro incendiari; quando ormai sembra tutto finito ed il capitano sembra pronto a bruciare i libri, la vecchia tira fuori un fiammifero: ella preferisce dar fuoco alla sua casa e a se stessa piuttosto che a far bruciare i suoi romanzi siano dei vigili del fuoco armati di lanciafiamme e così fa lasciando la sua abitazione ed il suo corpo in preda alle fiamme.
Montag si rende conto dei suoi errori ed inizia a preservare e a leggere di nascosto dei libri in casa sua e inizia a pensare al ritiro dall’attività come vigile del fuoco ma in una società in cui ci sono intere pareti con schermi da televisione nascondere qualcosa è un impresa molto ardua.
Libro che ha segnato una generazione intera di scrittori e lettori, Fahrenheit 451 è uno dei libri che ho apprezzato maggiormente fra quelli assegnatimi nel liceo.
La trama è avvincente, con un protagonista che rispecchia l’uomo degli anni 50, insicuro delle sue scelte ma indotto a farle tramite la propaganda, un uomo che ha sempre combattuto un nemico che non ha mai visto ma che ha sempre odiato poiché era stato canalizzato a farlo.
Secondo me l’autore vuole muovere una grande critica verso le due superpotenze in lotta negli anni 50’: Stati Uniti ed URSS, infatti l’idea del rendere illegale la lettura ed il possedimento di libri non è completamente originale poiché negli stati uniti qualsiasi romanzo o anche fumetto, come per esempio quelli della Marvel, nel caso riportassero, implicitamente o esplicitamente, riferimenti all’omosessualità, alla pace senza guerre oppure delle frasi che venivano mal’interpretate dalle commissioni incaricate nell’ispezionare le varie letture, essi venivano banditi e tacciate di propaganda comunista.
Bradbury, però, non critica soltanto il sistema americano ma anche quello comunista, in particolare quello cinese che, sotto la dittatura del leader militare Mao Zedong, iniziò a letteralmente a bruciare per le piazze i libri legati alla millenaria storia del popolo cinese rischiando di condannare ad una damnatio memoriae l’intero passato della Cina.
Nella lettura di questo romanzo mi sono concentrato molto sui riferimenti sociali e politici che possono essere colti attraverso il libro di Bradbury: per esempio la moglie di Montag, Mildred, interpreta il ruolo del cittadino americano voluto dalla società distopica ideata dall’autore ma che non è molto distante da quella che era veramente negli anni ‘50 ovvero il cittadino convinto fino in fondo che il suo paese rappresenti la giusta via da seguire e pronta a tutto pur di salvaguardare se stesso da un nemico molto spesso invisibile; uno dei tratti distintivi di Mildred è l’incredibile importanza che dà alle pareti televisive di casa sua: per lei non esiste miglior passatempo e divertimento che guardare i programmi mandati in onda quotidianamente in tv quando, purtroppo, nel farlo perde sempre di più la concezione di ciò che sia giusto e sbagliato.
La piccola Clarisse è uno dei personaggi più interessanti e, a mio parere, più carico di significato di tutto il romanzo: nei suoi dodici anni la ragazza è quasi esclusa dalla società poiché non trova interessante i passatempi della società tutti dediti a cancellare i brutti pensieri dalla testa delle persone; Clarisse è un personaggio molto più intelligente rispetto alla sua età, un personaggio che cerca risposte alle sue domande e con si accontenta di accettare delle affermazioni senza sapere il perché della loro esistenza, cosa che dovremmo fare tutti poiché è meglio avere domande a cui non si può rispondere che risposte che non si possono mettere in discussione.
Libro molto incalzante che non mi ha mai annoiato durante la sua lettura, semplicemente bellissimo ed in pieno stile fantascientifico, genere che già avevo provato attraverso la lettura di alcuni racconti del massimo autore in questo campo della letteratura: Fredric Brown.
Leonardo Fattori / Liceo Classico Galileo di Firenze