Mr. Natura 2020

16 finalisti e votazioni aperte fino al 29 febbraio 2020 per eleggere l’Albero europeo del 2020.
Più che l’albero più bello, si vota quello con il “passato” più intrigante.
Tra i 16 finalisti è presente anche l’Italia in gara con la Quercia dei 100 cavalieri di Tricase, una quercia vallonea – specie di quercia che cresce dalla Puglia al Medio Oriente – che, con la sua chioma copre una superficie di 700 metri quadri.
Questa quercia è stata eletta dal WWF “albero simbolo della Puglia” nel 2000 e vanta, oltre che ad una veneranda età di 700 anni una leggenda “importante” alle spalle. Si dice infatti che, durante un temporale, l’imperatore Federico II e i cavalieri del suo esercito trovarono riparo sotto l’enorme chioma della quercia. Deriva proprio da questo episodio il suo epiteto “quercia dei 100 cavalieri”.
Per quanto questa sia ovviamente una leggenda, essendo l’imperatore morto 50 anni prima della possibile data di nascita dell’albero, è sempre bello crederci ammirando il suo imponente tronco di più di 20 metri di altezza.
Lo scorso anno la quercia di Tricase si era aggiudicata la nomination per la decima edizione del concorso europeo indetto dalla Giant Trees foundation con più di 160mila voti.
Il concorso è nato nel 2011 in Repubblica Ceca e, inizialmente, vi partecipavano solamente cinque paesi dell’Europa dell’est ma, pian piano, avendo riscosso un crescente interesse, si è esteso a 16 nazioni.
Il nostro paese è arrivato solamente due volte alla fase finale: nel 2014 e nel corrente 2020. Ormai sei anni fa, il posto in finale fu conquistato da una quercia dell’Alta Sabina, nel Lazio che, sfortunatamente, arrivò in ultima posizione.
Abbiamo dunque fino al 29 febbraio per votare e portare il nostro albero alla vittoria e a superare il record dei 77.500 voti, ricevuti dall’olmo di Sliven, un esemplare bulgaro di 1100 anni.
Laura Cappelli / Liceo Classico Galileo di Firenze