No time to die

File:No Time to Die.svg - Wikimedia CommonsPerfino James Bond è stato bloccato dal Coronavirus. Il venticinquesimo film della saga più longeva di sempre, “No time to die”, era già slittato a novembre 2020, ma quasi sicuramente dovremo attendere fino all’anno nuovo per assaporare la nuova visionaria avventura dell’Agente segreto al servizio di Sua Maestà. Anche se il titolo è molto simile a quello del ventesimo film con Pierce Brosnan, “La morte può attendere”, la pellicola si prospetta una delle migliori della saga e, chissà, magari potrebbe riuscire a superare addirittura il sempreverde “Skyfall”. Diretto da Cary Fukunaga, regista dell’acclamata prima stagione della serie tv “True detective”, e con Daniel Craig per la quinta e definitiva ultima volta nel ruolo di Bond, il film è ambientato cinque anni dopo gli eventi di “Spectre”: 007 si è ritirato dall’MI6 e conduce una vita spensierata con la compagna Madeleine Swann, interpretata da Léa Seydoux. Ma quando il malvagio Safin, portato sullo schermo da Rami Malek (Freddie Mercury in “Bohemian Rhapsody”), intende sovvertire l’ordine mondiale con una nuova arma distruttrice, toccherà a Bond fermarlo prima che sia troppo tardi. Fa il suo ritorno anche la nemesi per eccellenza di 007: si tratta di Ernst Stavro Blofeld, capo supremo dell’organizzazione criminale Spectre e interpretato per la seconda volta dal magnifico Christoph Waltz. Ad indossare nuovamente i panni di M, capo di Bond, e della sua segretaria Miss Moneypenny tornano rispettivamente Ralph Fiennes e Naomie Harris. La colonna sonora è affidata alla cura di Hans Zimmer, che ha composto le musiche di capolavori come “Il re leone”, “Il gladiatore”, “Inception”, “12 anni schiavo” e “Interstellar”. La canzone di apertura è stata invece magistralmente scritta e interpretata dalla giovane Billie Eilish. Il trailer del film mostra scene d’azione che possono reggere il confronto solo con la saga di “Mission: Impossible”, nettamente migliorata con gli ultimi tre capitoli: parliamo di scene mozzafiato tra cui un inseguimento in moto tra i sassi di Matera, una sparatoria in un lago ghiacciato e uno scontro tra macchine velocissime. Non sappiamo quanto ancora dovremo aspettare prima di gustarci il film al cinema, ma quel che è certo è che non ne rimarremo affatto delusi.
Francesco Cosenza / Liceo Classico Galileo di Firenze