Storia di una città eroica:Messina

Conoscere il proprio territorio, cosa che non capisco, e’ altamente improbabile e difficile.Certo mi ritorna in mente il detto che “Nemo propheta in patria sua”, che certamente e’ la sola spiegazione possibile,naturalmente adattandola.Invece, e’ la cosa piu’ semplice ed utile che si deve e si possa fare, perche’ e’ dall’aver chiaro il proprio passato, noi siamo i Figli, il prodotto migliore piu’ Alto del nostro territorio.Ed e’ anche la piu’ utile,perche’ la conoscenza della propria “genia”, delle proprie tradizioni, di cio’ che si e’ , aiuta ad affrontare meglio il presente ed immaginare il futuro.E la Sicila, tutta, e’ una grande fucina di Storia che ha riguardato il mondo intero,che ha inciso profondamente in tutto l’Occidente. Io, che vivo, oggi, ed ormai da anni, a Messina, quando ho compreso che il territorio, l’appartenenza, sono dei valori, ho cominciato a finalmente vedere Messina con occhi diversi, rendendomi conto che prima la guardavo solamente, non potendone cogliere appieno la sua storia, le sue bellezze, le sue peculiarita’,e quindi la sua storia moderna, che sembra abbia totalmente azzerato secoli e secoli di storia, importante,forte, rinomata. Difatti, oggi, Messina e’ solo una piccola cittadina di passaggio, il posto dove prendere le navi che portano al Continente.Mentre la sua Storia ha passaggi storici,di notevole importanza,tali da essere stati determinanti in imprese da cui e’ dipesa l’intera vita del mediterraneo e dell’ italico paese, fin da prima dell’impero romano. Messina,l’antica Zancle e Messane, ad esempio e’ stata fondamentale per l’impero romano, era la porta della Sicilia, che era il granaio dell’impero.Ha anche la particolarita’ quasi unica, di essere citata dall’odissea all’iliade alla bibbia, e cio’ ne testimonia l’importanza che aveva, come l’intera Sicilia, anche perche’ era uno dei porti piu’ sicuri , con la sua forma a falce , naturale, che era considerato porto sicuro e facilmente difendibile.Messina , difatti, a chi ha , come me, cercato e conosciuto la sua storia, appare in tutta la sua magnificenza,che mal si concilia con il “piccolo posto di solo transito per il Continente”, ed appare tale anche per tutte le vestigia del passato che ancora conserva, a dire il vero male, e che sembrano essere del tutto trasparenti a chi la abita.
Oggi Messina e’ una citta’, che pur essendo la 13 d’italia per numero di abitanti, somiglia sempre piu’ ad un piccolo centro di periferia, dove tutto sta svanendo, il passato, il presente, il Futuro,di cui non si capisce il progetto.Ed e’ questo che colpisce. Certo il terremoto del 1908 fu devastante,morirono migliaia di persone si persero intere famiglie, si distrussero dinastie e forse e’ da li’ che parte la decadenza totale, che in maniera subdola e strisciante ha sradicato ai nuovi abitanti , provenienti per lo piu’ dalla provincia , la cultura e le tradizioni millenarie.
Certo, negli anni a cavallo tra il ‘70/80 , anche la politica ha improvvidamente distrutto quel poco che restava di una Citta’ che ancora poteva farcela, riducendola ad una mera fucina di voti, puntando tutto sull’assistenzialismo spinto al massimo.Anche la classe imprenditoriale,ancora esistente a quei tempi, e tutta conosciuta a livello mondiale, si lascio’ corrompere e distruggere da Politici piu’ attenti al loro peso specifico che alla Citta’ ed ai suoi abitanti, che scelsero di vivere davanti alle segreterie ed aspettare il “posto” fisso, invece di approfondire la conoscenza storica del proprio passato, e da li’ trarre la linfa per preparare un futuro fatto di lavoro vero e di opportunita’ che potevano essere capaci di creare posti di lavoro anche per i paesi vicini.

Di Pietro (CR Noto)