Helena e il medaglione della vita – Racconto

Tantissimi anni fa, nell’Antica Grecia, sorgeva l’edificio più imponente di tutto il mondo conosciuto. Miliardi di ranghi di soldati lo circondavano e altrettanti erano posti davanti alla porta. La causa di tutta quella protezione era l’albero che si trovava al suo interno, quest’ ultimo era interamente fatto di diamanti ed era quasi impossibile romperlo. Dentro di esso si trovava l’oggetto più importante e prezioso del mondo: il medaglione della vita. Se veniva tolto dall’interno dell’albero, fortissimi terremoti e violente eruzioni avrebbero danneggiato l’intero pianeta. ”Ma questo non accadrà mai!” diceva la famiglia reale, che aveva preso più precauzioni possibili per impedire questa sciagura.
Non molto lontano da lì viveva una ragazza molto intelligente che portava il nome di Helena. Era una ragazza dai capelli color oro, sempre legati in una treccia. Aveva gli occhi color smeraldo ed una bocca rosso fuoco. Indossava sempre un vestito color porpora con dei ricami in oro. Viveva in un villaggio insieme al padre. Come ogni sera, Helena e il padre cenarono insieme e quel giorno non ci furono eccezioni.
Erano seduti al tavolo, quando avvertirono una potente scossa, sentirono persone strillare e udirono perfino i tonfi provocati dalla caduta di qualche edificio lì intorno. Ma la casa di Helena resistette al terremoto.
Poco dopo arrivò, al dorso di un cavallo nero come la notte, un messaggero del re che esordì: “Sono qui per informarvi della scomparsa del medaglione della vita. Come ben sapete, eruzioni e terremoti si potranno verificare in ogni momento e in ogni parte del mondo, quindi attenzione!” E finì il discorso scendendo dalla sella del cavallo e recandosi da un uomo che piangeva.
Helena dentro di sé ebbe un’idea: voleva partire e recuperare il medaglione e farsi finalmente valere per la sua intelligenza. Dovete sapere che a quell’ epoca le donne non venivano prese in considerazione… Però ebbe un ripensamento: era molto pericoloso, perché chiunque avesse rubato il medaglione sarebbe diventato molto potente.
Helena era molto determinata e quindi prese la sua decisione: il giorno seguente sarebbe partita con la nave del padre e si sarebbe orientata grazie alla luce che emanava il medaglione. Così, quando tornò a casa sua, disse al padre ciò che aveva in mente di fare e il padre la appoggiò.
Il giorno seguente, al levar del sole, Helena partì con la barca e seguì la scintilla del medaglione. Mentre navigava nel Mar Mediterraneo la sua barca si scontrò contro quella di un giovane alto e muscoloso, con la chioma bionda come il sole. Si chiamava Nicolas e questo Helena non lo sapeva.
Era il figlio del re.
Il giovane chiese a Helena dove era diretta e lei gli disse: “Voglio recuperare il medaglione per salvare il mon…” ma si interruppe perché si rese conto che sopra la testa del principe era poggiata una corona d’oro. Subito la ragazza fece un profondo inchino e si presentò. Nicolas la invitò ad andare con lui a recuperare il medaglione e i due giovani ripartirono.
La sera dopo Nicolas disse che si stavano dirigendo verso la Tunisia e Helena fu molto colpita dal senso dell’orientamento del ragazzo e, sotto sotto, un po’ lo amava. Ci vollero dieci giorni per arrivare fino in Tunisia, però i giorni passati sulla nave furono molto piacevoli: Nicolas era un principe e quindi aveva i servitori, i domestici, i camerieri e i cuochi. Però lui, a differenza di altri principi, li trattava come parte della famiglia!
Quando sbarcarono in Tunisia, la luce si fece più abbagliante che mai e sentirono una scossa grande anche più di quella al villaggio. Accanto a loro crollò una casa e per un soffio si salvarono. Seguirono la luce fino ad una piazza lunga e stretta, stracolma di persone. Qui si svolgeva il mercatino, quindi era difficile individuare il punto preciso del medaglione. Allora Helena e Nicolas si arrampicarono sopra una casa e videro il ladro che si dirigeva verso un vicolo buio.
I due ragazzi lo inseguirono fino ad un tempio, poi riuscirono a sottrarre il medaglione al ladro grazie ad un’idea di Helena: portarlo fino ad un vicolo cieco, lanciare un sacco di farina in aria per creare nebbia e riuscire finalmente a recuperare il medaglione.
Lo portarono fino alla barca e riuscirono a catturare perfino il ladro, poi li imbarcarono e salparono verso la Grecia. Arrivati, Helena riportò al re il medaglione e il ladro alle guardie reali e tutto il popolo la ringraziò. Pochi giorni dopo ci fu il processo del ladro e lui disse: “Da quando diventai soldato e da quando vidi il medaglione, lo desiderai prendere. Quando di turno eravamo io e altri dieci sodati, ero a guardia del gioiello, l’ho preso tagliando l’albero di diamanti con la spada e sono fuggito”. Il re lo condannò a dieci anni di prigione e il popolo si sentì più sollevato.
La sera seguente Nicolas fece una proposta a Helena: “Vuoi sposarmi?” E lei accettò volentieri. Tre mesi dopo ci fu il loro matrimonio e vissero felici e contenti: diventarono una coppia simbolo di coraggio e di virtù!

Scuola Primaria Villani di Firenze