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DISPUTA: sostenere il proprio parere per imparare le regole del vivere civile

La disputa o come molti oggi dicono il debate è un metodo didattico in cui due squadre di studenti si sfidano tra loro in una gara argomentativa su un dato contenuto, è un buon modo per diventare cittadini consapevoli nel mondo di domani.

di Emma Benvenuto, Denise Carbone, Corinne Odone, Agata Reggiardo, 1d

Nella nostra classe 1d del Liceo classico “A. D’Oria” di Genova abbiamo sperimentato la “disputa” proponendo un dibattitto scaturito dall’attenzione per le giornate nazionali che permettono alle persone di tutto il paese di unirsi per commemorare eventi o aspetti significativi per il vivere civile. Ci siamo interrogati sulla loro importanza per la crescita della sensibilità civica dei cittadini, in particolare dopo una lunga votazione abbiamo deciso di soffermarci sull’efficacia di aver istituito il 5 maggio la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia.

La classe si è divisa in tre gruppi: i giudici, il gruppo a favore e quello contro. Tutti hanno iniziato il loro lavoro, documentandosi e cercando informazioni autorevoli. Il gruppo pro ha dovuto sostenere la giornata in quanto strumento efficace per sensibilizzare tutti contro questi eventi negativi, mentre il gruppo contro ha dovuto smentire l’utilità della giornata. Il gruppo dei giudici ha predisposto una griglia di valutazione e studiato le regole della disputa per farle rispettare come dei veri giudici di gara; ha poi successivamente, a disputa avvenuta, verificato la veridicità dei dati presentati dai due gruppi, per emettere il suo verdetto. 

Dopo la fase preparatoria, è avvenuta finalmente la disputa, iniziata per sorteggio dal “gruppo contro” con il suo prologo che ha introdotto brevemente la giornata e quando e perché è stata istituita, in seguito ha presentato i temi delle sue argomentazioni. Poi ha risposto il “gruppo pro” con il proprio prologo: ha spiegato l’utilità delle giornate commemorative ed in seguito anch’esso ha introdotto, più dettagliatamente, la giornata.  

Il gruppo contro nella sua prima argomentazione ha annotato che limitarsi ad una sola giornata rischi di far dimenticare questo tema importantissimo. Ha proposto, come più valida alternativa, l’educazione fin dalla scuola primaria per sensibilizzare, in modo appropriato alla loro età, i bambini, aiutandoli a capire i pericoli che ci possono essere nella vita e sul web. Dopo varie repliche tra i due gruppi,  anche il gruppo pro ha presentato la sua prima argomentazione affermando che in occasione della giornata vengono svolti vari eventi e che la sensibilizzazione all’evento dipende anche dalle modalità adottate dalle singole istituzioni, confermando che tali attività contribuiscono a diminuire e/o a denunciare possibili atti di pedofilia o pedopornografia.

Anche in questo caso il dibattito si è prolungato finché la squadra contro non ha presentato la sua seconda argomentazione: ha dichiarato, sulla base dei dati, il chiaro aumento di abusi minorili nella vita e sul web. La squadra avversaria ha giustificato l’aumento dei casi per via del Lockdown durante l’epidemia da Covid19, visto che la maggior parte di abusi avviene in ambiente domestico, e per l’aumento di minori, sempre più piccoli, sul web a causa dall’uso diffuso degli smartphone. Nella sua seconda argomentazione, il gruppo pro ha ricordato che la giornata è stata istituita a causa del boom dei social dal 2009 che di fatto hanno aumentato i casi di pedopornografia e di come proprio per questo motivo la giornata serva a sensibilizzare l’attenzione pubblica. In seguito, ha elencato i dati sui casi di pedopornografia in Italia, ha richiamato la Convenzione di Lanzarote per cui L’Unione Europea ha istituito il 18 novembre, giornata per la protezione dei minorenni contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.

Per concludere la disputa i due gruppi hanno presentato il proprio epilogo riassumendo in breve le loro argomentazioni e chiudendo con un invito o una citazione:

Una giornata non basta, bisogna agire seriamente per contrastare questi fenomeni (Gruppo contro)

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” di Primo Levi (Gruppo a favore)

Nei giorni seguenti il gruppo dei giudici ha ufficializzato il punteggio della griglia di valutazione decretando il gruppo vincitore della disputa. Con un solo mezzo punto il gruppo pro si è aggiudicato la vittoria della disputa grazie alla buona argomentazione e l’efficace divisione dei ruoli nel gruppo.

Questo dibattito ci ha dato la possibilità di imparare cose nuove su un argomento che, come ragazzi nati nell’era di internet, ci tocca più da vicino. Abbiamo avuto la possibilità di apprendere con un metodo coinvolgente che ci ha aiutato a riflettere comprendendo le potenzialità di imparare a parlare essendo informati e rispettando le regole.