Ebbene sì, i pomodori erano inizialmente viola. Come dimostrano gli studi rispettivamente fatti dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino e dall’Istituto di Sant’Anna a Pisa, la coloritura attuale del pomodoro è nata solo dopo la mutazione di un gene. Il viola era caratterizzato da delle sostanze antiossidanti chiamate antocianine, che colorano anche l’uva e le more. Il punto di partenza è stata l’analisi di rarissimi pomodori noti fin dagli anni ’70, di una varietà chiamata AFT (Anthocyanin Fruit) e con striature viola sulla buccia. Incrociando anche la varietà ATV (Atroviolacea), si ottengono pomodori molto strani perché hanno il colore delle melanzane. In questa maniera è stato identificato, fra oltre 30.000 geni di pomodoro, anche quello con la varietà AFT. L’Italia in questi esperimenti è stata rappresentata da Pierdomenico Perata, Sara Conalero e Silvia Gonzali che hanno scoperto che non si tratta di un super-gene ma del vero e proprio pomodoro, che aveva perso la caratteristica del colore viola. Considerate da un certo punto di vista queste ricerche hanno portato a qualcosa di buono perché cosi potremo avere la possibilità di scegliere i pomodori con più antiossidanti e quindi più salutari per i consumatori.
Ariel / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze
31 Luglio 2020