Quello che era prima e quello che è ora

Io, come penso anche le altre persone, ci stiamo accorgendo del valore che aveva il fare azioni abituali, normali. Ad esempio io prima che accadesse di restare a casa per l’emergenza coronavirus facevo tante cose che mi sembravano del tutto normali e ora le rimpiango ogni minuto della giornata. Abitualmente andavo a scuola tutti i giorni per 6 ore, conclusa la scuola tornavo a casa, pranzavo, solitamente da solo in compagnia di uno della mia famiglia, e nel tardo pomeriggio andavo agli allenamenti di calcio con i miei amici, e il sabato o la domenica in genere giocavo una partita con la squadra. Il calcio per me era anche un momento di sfogo, magari concentrando l’adrenalina nel calciare un pallone, ma oggi non lo posso più fare perché distruggerei la casa. In questi giorni di quarantena mi manca stare all’aria aperta sentendo il fruscio delle foglie sollevate dal vento, sentire anche solo con le orecchie il contrasto tra il fracasso della città e il silenzio della natura in aggiunta di un cinguettio o un frinire delle cicale. Per sopportare questo periodo di crisi, mi sono un po’ gestito i miei vari impegni anche se leggermente tardi perché mi dovevo abituare a un “nuovo” periodo di vita.
Sono anche felice per il fatto di poter fare lezione di scuola online, almeno posso rivedere i volti dei miei cari compagni che da settimane ormai non vedevo più e anche non perdere tempo la mattina a fare cose completamente inutili.
Il pomeriggio mi alleno o vado in cyclette (che abbiamo comprato da poco), gioco o a basket con il mini canestro che ho voluto mettere in camera mia (anche se la maggior parte delle volte butto giù qualcosa) o gioco a ping-pong insieme a mio babbo con la rete portatile sul tavolo di cucina. Delle volte ci sta anche che disegno o leggo, insomma faccio tante cose!
Ah, quasi scordavo: non posso negare (come è normale che sia per un ragazzino della mia età) che un po’ di tempo della giornata lo rubo anche nel giocare ai videogiochi.
Ecco, questa era una breve descrizione di come passo la giornata in lockdown, di come ho cercato di riorganizzare la mia vita.
Speriamo che quando si ritorna alla normalità questa quarantena ci abbia fatto imparare la lezione…
[Articolo scritto durante il lockdown]
Pietro / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze