Per questo mi chiamo Giovanni

“Per questo mi chiamo Giovanni” è un libro scritto da Luigi Garlando (1962) e pubblicato da Rizzoli il 7 aprile 2004.
L’autore ha insegnato e lavorato nel mondo dei fumetti, prima di arrivare alla “Gazzetta dello Sport”, nel 1991. Successivamente ha scritto libri per ragazzi.
I personaggi principali sono Giovanni, un ragazzo di dieci anni, il padre e Giovanni Falcone; i personaggi secondari sono zia Nuccia, la zia di Giovanni, Tonio, il bullo della sua classe, Maria, la sorella di Giovanni Falcone, sua moglie Francesca, e tutti i personaggi, come Paolo Borsellino, che combattono con lui contro la mafia.
Il mio personaggio preferito è Giovanni, un ragazzo che ascolta la storia del magistrato Falcone, e segue subito il suo esempio liberando la classe dal bullo Tonio.
Il racconto, ambientato a Palermo, parla di Giovanni, un ragazzo di dieci anni. Il suo nome ha una storia molto lunga, e solo qualche giorno prima del suo decimo compleanno il padre gliela racconta. Quindi, una mattina, salta la scuola, e si reca in tutti i luoghi dove il magistrato viveva e lavorava, e che ancora oggi vengono ricordati.
Il nome del ragazzo, infatti, è un omaggio a Giovanni Falcone, che lottò contro la mafia anni fa, fino al 23 maggio 1992, quando morì in un attentato mafioso. Lo stesso giorno, nacque il ragazzo, che venne chiamato come il magistrato.
Il padre racconta a Giovanni tutta la storia di Falcone e della sua lotta contro la mafia, gli spiega cos’è e gli fa capire tutte le ingiustizie che ha causato.
Il ragazzo rimane colpito, e pensando a tutte le ingiustizie che subisce con la sua classe dal bullo Tonio, decide di seguire l’esempio di Falcone, non si fa spaventare e combatte il bullo.
Il racconto è scritto con un linguaggio per ragazzi, ed utilizza termini molto semplici.
La scena che mi è piaciuta di più e quella dove Giovanni trova il coraggio di rispondere al bullo e di non dargli i soldi che gli erano stati chiesti con prepotenza.
Il messaggio che l’autore vuole trasmettere è quello di non avere paura di chi ci minaccia, della mafia, e di lottare, perché se non ci impegniamo per un futuro migliore, nulla cambierà, e nel Mondo ci saranno sempre due leggi, una buona e una cattiva.
Il libro mi è piaciuto molto perché ritengo la storia molto interessante e il suo messaggio, rivolto ai giovani, è di speranza, ottimista verso il futuro.
Credo che sia importante per noi ragazzi conoscere le storie di persone come Falcone, Borsellino, che non hanno avuto paura di impegnarsi in prima persona nella lotta contro la mafia, anche quando hanno capito di essere in pericolo di vita.

Paolo Gallina 3G