Covid. Positivi in campo, Lazio rischia la serie B

I casi di Covid-19 aumentano in tutta Italia e in tutta Europa, ma sembra proprio che la UEFA e la FIGC non siano intenzionate a fermare le varie competizioni.

Nonostante le numerose restrizioni i giocatori contagiati risultano essere sempre di più, proprio come è successo alla Lazio. Nella partita di domenica 1 novembre, è stato disputato l’incontro tra Torino e Lazio che ha visto i biancocelesti trionfare all’ultimo secondo, anche grazie ad un rigore calciato dall’attaccante Ciro Immobile, che come Leiva e Strakosha, sono considerati positivi dalla UEFA.

La FIGC, invece, considera i tre atleti negativi, pertanto l’allenatore li ha potuti schierare nell’ultima partita di serie A, ma non potrà farlo nel prossimo incontro di Champions League, in programma mercoledì 4 novembre in Russia, in casa dello Zenit di San Pietroburgo.

Tuttavia, la Procura Federale sta adesso riflettendo su una possibile indagine ai danni della Lazio per aver schierato dei positivi in campo.

Le sanzioni possibili posso, dunque, essere di diversa entità e diversa gravità: si va dall’ammenda alla penalizzazione per poi arrivare alla retrocessione all’ultimo posto e all’esclusione dal campionato corrente.

La valutazione sarà fatta in funzione del rischio per la salute dei calciatori, dello staff, degli arbitri e di tutti i collaboratori del settore.

“A elaborare i tamponi per la UEFA è un laboratorio italiano. Forse la chiave sta nell’interpretazione differente della bassa positività da parte della UEFA rispetto a quella della FIGC, per la quale un giocatore con bassa positività è considerato positivo”, ha dichiarato Francesco Bonaro, membro della Commissione Medica FIGC.

Nonostante tutto, il presidente della Lazio, Lotito, sembrerebbe essere abbastanza tranquillo.

Benito Sarnelli, III C