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Dedicato a Gianni Rodari… NUOVISSIME AVVENTURE DEL NASO CHE SCAPPA

IL NASO CHE SCAPPA

Una mattina mi svegliai e scoprii che il mio naso era sparito!!! Non sapevo dove potesse essere, quindi presi una borsa, feci due buchi all’altezza degli occhi, me la infilai sulla testa e uscii. Dalla fretta, non mi accorsi che non avevo neppure tolto il pigiama, scesi le scale e mi fiondai davanti alla porta d’ingresso; non ebbi neppure il tempo di avvicinarmi con la mano alla maniglia che mia madre mi fermò: “Dove pensi di andare con  il pigiama addosso e una busta in testa????” 

Visto che il tempo per spiegare mancava, uscii e cominciai a correre lungo il marciapiede. Poco dopo vidi il mio naso attraversare la strada, allora cominciai ad urlare: “Nasoooooooooo!”

Lui si girò a guardare, ma nel frattempo il semaforo diventò verde e una macchina gli passò sopra, per fortuna senza schiacciarlo.

Il naso, subito dopo aver capito chi lo stava chiamando, cominciò a correre, fino a quando non sparì completamente dalla mia vista; era finito in un giardino dove pareva che l’erba non fosse mai stata tagliata dall’era del Paleolitico. Allora decisi di rimboccarmi le maniche e cominciai a cercarlo. Successivamente percepii un movimento in mezzo all’erba e lo beccai che tentava di uscire da quella sterpaglia piena di insetti; con fatica, anche io riuscì ad uscire.

Davanti al giardino, però, c’era la fermata dell’autobus, ma non feci in tempo a fare un passo che il naso saltò dentro al bus e partì.

Iniziai a correre veloce, cercando di raggiungere la fermata successiva e sperando che lui

scendesse; durante la mia corsa incontrai un pescatore che si stava recando al lago e io gli sfilai, senza che lui se ne accorgesse, il retino dallo zaino. Arrivai alla fermata e aspettai che il naso scendesse; quando mi vide cercò di nuovo di fuggire, ma con il retino riuscii ad acchiapparlo: “Perché sei scappato?” 

E lui: “Basta applicarti i cerotti anti-punti neri, fa troppo male!!”

“Ok, per un periodo non lo farò più, basta che tu non scappi via un’altra volta!”

Il naso non scappò più, ritornò al suo posto e da quel giorno vivemmo in armonia e con pochi cerotti anti-punti neri.

Iris Mora, I D