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Recensione del fumetto “TEX WILLER – L’aquila contro il serpente”

Tex Willer, il ranger più famoso del Texas, coinvolto in una spiacevole avventura con alcuni suoi amici, dovrà compiere una missione di salvataggio per riportare a casa i prigionieri del terribile tiranno, capo degli Yaqui “Narvaez”.
Questa avventura si distingue un po’ da quelle che sono le tipiche avventure che si possono leggere in Tex. In questa, e in poche altre, viene enfatizzata al massimo la figura di Aquila della Notte, il capo dei Navajos, per suscitare la suggestione del lettore quando legge gli avvenimenti che rendono Tex il protagonista assoluto, anche se non il solo personaggio coinvolto nelle vicende. Qui vedremo come un folle aspiri a diventare famoso, guadagnando gloria e timore da parte degli altri capi tribù.
La vicenda inizia mentre Tex soggiornava con i suoi Pards in un villaggio nato da poco, nella sua riserva concessa dal governo degli Stati Uniti. In questo villaggio vivevano vecchi uomini del corpo militare americano “le giacche blu”, con le loro mogli Yavapai che cercavano e desideravano da tempo un posto dove stare tranquilli e indisturbati. Quasi al termine del temporaneo soggiorno al villaggio, Kit, figlio di Tex, torna da una battuta di caccia di insegnamento per i piccoli del villaggio con una sorpresa: porta degli ospiti che si presentano con spirito pacifico al padrone di casa, affermando che vengono in pace e in cerca di aiuto.
Il portavoce degli ospiti si presenta come Narvaez, capo degli Yaqui, e il grande Aquila della Notte concede ai viaggiatori di fermarsi tre giorni. Passati i tre giorni, gli Yaqui lasciano il villaggio; Tex, però, non è convinto della buonafede degli ospiti, anche se di solito possiede una naturale apertura verso gli estranei.
Una notte, pochi giorni dopo la partenza degli Yaqui, al villaggio si introducono dei guerrieri che razziano il villaggio e rapiscono le donne dando fuoco a tutto. per una sfortunata coincidenza Tex e altri uomini non erano al villaggio quella sera. I superstiti, tra cui Kit, rimasto colpito di striscio da un dardo avvelenato sparato da una cerbottana, danno una versione molto chiara dei fatti: Narvaez era quello che Tex credeva, un folle che uccide per divertimento e accrescimento del suo potere. Tex infatti aveva sentito parlare di quest’uomo come un assassino maniaco che si diverte a far quello che vuole nel suo piccolo regno. Ma Tex non è uno che si perde in chiacchiere ed organizza subito un piano di recupero: lui e i suoi Pards si spingono fino alla Sierra Negra dove trovano El Diablo Nero, un esaltato che perseguita la propria gente causando terrore e false credenze.
Tex si introdurrà di soppiatto nel covo di quel serpente, verrà catturato e torturato, ma poi, grazie a degli amici, riuscirà a togliere il potere allo squilibrato e a liberare i soldati e la gente spaventata.
Si infrange così il sogno di un pazzo, El Diablo Nero, che verrà ricordato come colui che tentò di uccidere il leggendario Tex Willer.

Questa storia non ha niente da invidiare ai tanti episodi del pistolero più famoso del West, anche se non eccelle per la scrittura trascinante che in altri episodi è più presente. Per chi non è un fruitore continuo dei Tex questo episodio può rivelarsi forse scontato o poco entusiasmante. Ma non per il sottoscritto, a cui piacciono molto i suoi libri e che impazzisce nel vedere in questo episodio come un pazzoide, per aspirare alla grandezza, decida di mettersi di proposito nella strada dell’eroe più forte del West.
Quindi chi è curioso di gustarsi questa insolita vicenda la trova nel volume TEX n°187 dell’edizione a colori FUMETTI DI REPUBBILCA-L’ESPRESSO.

 

Giovanni Badassou