UNA VITA DA SOCIAL

“Una vita da social” è stato il titolo di un incontro con la Polizia Postale  a cui  lunedì 18 gennaio hanno partecipato in modalità telematica le classi prime dell’Istituto Superiore “Gaetano Arangio Ruiz”

Il dr.  Letterio Freni, direttore tecnico della Polizia Postale di Catania, ha spiegato a noi ragazzi tutto quello che riguarda i comportamenti dannosi nei social. Parliamo quindi di cyberbullismo e di tutti quelle infrazioni che si possono commettere in rete, a volte anche senza accorgersene.

L’esperto ha raccontato di reati di diffamazione, istigazione al suicidio o atti di cyberbullismo compiuti proprio da giovani ragazzi, alcuni dei quali non sapevano neanche perché erano stati denunciati. Per esempio, in ogni atto di bullismo, troviamo sempre i cosiddetti “osservatori”, quelli che non intervengono, non prendono posizione, ma sono comunque lì, assistono e partecipano all’evento e quindi risultano anche essi colpevoli. Come si dice spesso, anche l’indifferenza può essere considerata un crimine.

Il dr. Freni ci ha messo poi in guardia dai luoghi tipici in cui spesso si va incontro a simili esperienze, come i gruppi WhatsApp e le piattaforme di gaming.  Purtroppo oggigiorno, i “bulli online” trovano sempre un luogo dove poter insultare o minacciare le proprie vittime.

L’incontro è stato particolarmente interessante e formativo per tutti i consigli e gli avvertimenti dell’esperto, che di certo ricorderemo in futuro. Il Dr. Freni ci ha inoltre illustrato alcuni semplici ma concreti strumenti di segnalazione anti-bullismo, cosa che personalmente ritengo molto importante. In questo modo siamo venuti a conoscenza dell’applicazione “YouPol”, un’app che permette all’utente di interagire direttamente con la Polizia di Stato, per riferire episodi di bullismo o violenze. Altrettanto importante è stato il momento dedicato alle nostre domande, alle quali il Dr. Freni ha risposto in modo chiaro e specifico per non lasciare dubbi sui giusti comportamenti da adottare quando teniamo un cellulare in mano.

Tutte le riflessioni, le osservazioni e i diversi discorsi hanno portato comunque ad un’unica conclusione. Ogni volta che si pensa di scrivere o di fare qualsiasi cosa sul web bisogna sempre chiedersi: “Questa cosa che io sto per fare, vorrei che fosse fatta a me?”

Dopodiché basterà seguire la nostra coscienza e la legge morale per evitare comportamenti dannosi per noi e per gli altri.

Elisa Caramagno IQL