LETTERA A LILIANA SEGRE

Cara signora Liliana,

la sua testimonianza è così drammatica, ma necessaria a ricordarci un periodo della storia dell’ uomo, buia e cupa, come l’ esperienza da lei vissuta. Mi ha colpito la parte finale del suo racconto, perché è riuscita a non far vincere di nuovo i tedeschi nel momento della loro sconfitta. Riuscendo a demolire definitivamente il loro obbiettivo: è cioè farla diventare una bestia insensibile ed egoista con il cuore pieno di vendetta come erano loro. Mi ha atterrito la ferocia e il distacco dei suoi aguzzini, che mi ha fatto immaginare come robot incapaci di emozioni, ma programmati per uccidere. Non penso che il suo atteggiamento duro nei confronti delle sue compagne di sventura sia stato egoismo, piuttosto sia stata la sua forza e l’unico modo per lei di resistere in un ambiente che di umano non aveva niente. Mi ha rattristato molto la storia di Laura che, per sua sfortuna non è riuscita a sopravvivere per solo pochi giorni e non riesco nemmeno a immaginare la disperazione di sua sorella. Tutti questi episodi raccontati da lei non sembrano possibili eppure sono accaduti e lei non potrà mai scordarseli e noi la ringraziamo per averceli raccontati . Le sue parole sono per me un insegnamento: 

La vita è il dono più importante che abbiamo ricevuto. 

Grazie Liliana, per avercelo ricordato con forza.

Un grande abbraccio.

Giovanni

 

Giovanni Sala
Scuola primaria Salgari