SHOAH. RIFLESSIONI IN CLASSE (prima parte)

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In occasione della Giornata della Memoria, gli studenti dell’I.C. Rivarolo di Genova ci raccontano come – oggi – la necessità di non dimenticare sia più forte che mai.

 

L’ORRORE – Penso che la Shoah sia stata una delle cose più terribili che l’uomo abbia mai potuto fare ai suoi simili.

 

NON SI PUÓ IMMAGINARE – Ritengo che nessuno abbia io diritto di andare quasi a sterminare una popolazione per la loro etnia, le violenze create dal Nazismo sono cose davvero crudeli e sono opere dell’egocentrismo dell’uomo tutto questo è successo perché Hitler si credeva superiore a tutti gli ebrei e si è permesso di giudicare e decidere quale etnia fosse migliore e quale no. Durante la Shoah non sono morti solo ebrei ma finivano nei campi di concentramento anche omosessuali, zingari e obiettori politici solo perché al potere era salito un malato mente che voleva governare una popolazione, secondo lui, perfetta. Io non posso neanche immaginare come vivessero ma leggendo varie testimonianze mi vengono i brividi. (Stellina)

 

NO ALL’INDIFFERENZA – 27 gennaio 1945. Un giorno da non dimenticare per non ripeterlo, un giorno che liberò molte vite, un giorno che pose fine al più grande massacro della storia umana, la Shoah.

Uno dei più famigerati campi di sterminio fu quello di Auschwitz. Qui Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute alla Shoah, dovette soffrire dal 1944 al 1945″: Ho scelto la vita” ci ha detto.

Ancora oggi molti si chiedono perché viene chiamata Giornata della Memoria: ma come? Questo è un giorno in cui bisogna ricordare l’orrore avvenuto in quegli anni, perché senza la memoria altre vittime innocenti potrebbero morire.  Muoiono nella nostra indifferenza. Ecco, l’indifferenza, questa è la malattia che dobbiamo combattere per evitare che gli orrori dell’Olocausto non avvengano più. (Pinguino)

 

NO ALLA DISCRIMINAZIONE – La Giornata della Memoria è importante poiché dimenticare significa essere disposti a compiere di nuovo le disgrazie passate, chiunque dimentichi tradisce tutti gli uomini pronti ad impedire l’evenienza di una ripetizione delle stragi avvenute in quegli anni, non bisogna permettere l’ignoranza di un pilastro dei diritti umani, perché significa ignorare le vite di tutti gli uomini morti.

La discriminazione, l’odio e l’uccidere un altro uomo solo per divergenze di ideali è scorretto. Se si vuole dimostrare di vivere in una società civilizzata non ci si deve fermare ai pregiudizi o agli stereotipi creati da chi dimentica anche solo per pigrizia, farlo sarebbe disonorevole e disdicevole. C’è una frase che mi ha colpito particolarmente e che è ricollegabile a tale contesto: “Ognuno è il mostro di qualcun’altro” (l’ho letta in Sei di corvi di Leigh Bardugo). Proviamo a rifletterci, per non ripetere più errori. (Nihal)

 

L’UOMO NON CAMBIA? – La Shoah ha causato la morte di oltre sei milioni di esseri umani, solo perché alcuni individui pensavano che la sofferenza altrui avrebbe potuto migliorare il mondo e renderlo un posto più bello.

Purtroppo, però, codesto avvenimento ha causato solo perdite e infelicità, nel momento in cui queste persone venivano massacrate nei campi di sterminio dove le loro condizioni erano pessime. Il solo pensiero, però, di ottenere un qualcosa di utile, privando qualcuno della propria libertà non può essere considerato un ragionamento ma solo un crimine. Peccato che questo fatto sia realmente accaduto seminando terrore e panico nella vita di questi soggetti. Tutto ciò è stato una perdita di tempo, perché se al posto di perseguitarci ci fossimo aiutati e avessimo collaborato avremmo potuto evitare tutto questo disastro. Ma questo è stato impossibile perché l’uomo vuole essere e avere sempre di più, finché poi non rovina tutto. (GTP01)

 

TUTTI I GIORNI – Ogni giorno gli ebrei venivano torturati e vedevano morire persone che potevano essere anche loro familiari. Fu lo sterminio più duro e crudele che la Storia si trovò ad affrontare. (ninna009)