“Comunisti col Rolex”: il ritorno di J-AX & Fedez

Comunisti col Rolex, pubblicato il 20 gennaio 2017 dalle case discografiche Sony Music e Newtopia, è un album nato dalla collaborazione di J-AX e Fedez, due famosi rapper italiani, entrambi con precedenti pubblicazioni come solisti alle spalle, da ricordare gli album “Pop-Hoolista” di Fedez e “Il bello d’esser brutti” di J-AX, le loro ultime fatiche discografiche da solisti. L’unione dei due artisti rappresenta anche la fusione di due diverse generazioni, mettendole a confronto. I due cantanti si rispecchiano nel titolo del CD, senza vergognarsi di aver guadagnato grazie al loro lavoro. Sulla copertina dell’album, dove non appaiono i nomi dei due artisti, spicca la foto di una mano con al polso un Rolex d’oro, che ha nel quadrante una falce e un martello rossi, simboli del comunismo.
La collaborazione tra i due artisti è iniziata due anni fa, ed è stata lanciata in aprile con la pubblicazione dal singolo divenuto una delle hit dell’estate 2016, “Vorrei ma non posto”, brano che ha ricevuto ben sei dischi di platino, il cui testo sottolinea le abitudini delle persone nel periodo corrente, la cui giornata ruota intorno ai social-network come si nota nelle strofe “Ogni ricordo è più importante condividerlo / che viverlo” e “Tutto questo sbattimento per far foto al tramonto / che poi sullo schermo piatto / non vedi quant’è profondo”. Nel ritornello, inoltre, i due cantanti paragonano il cambio delle stagioni alla corruzione italiana: “E ancora un’altra estate arriverà / e compreremo un altro esame all’università / e poi un tuffo nel mare, nazional popolare, / la voglia di cantare tanto non ci passerà”. “Vorrei ma non posto” è forse il brano più conosciuto dell’intero album, composto complessivamente da 16 tracce, la metà delle quali presenta la voce di altri cantanti a supporto, soprattutto nei ritornelli.
Il secondo singolo estratto dall’album è stato “Assenzio”, in collaborazione con Stash e Levante e lanciato in radio lo scorso novembre. Questo brano è incentrato soprattutto su un’attenta esplorazione del proprio essere interiore, sottolineando le differenze di obbiettivi tra quando si è ragazzi, quando è facile pensare di volere la fama, il successo e molti beni materiali, considerando una perdita di tempo stare con i propri familiari e la vita da adulti in genere, quando si capisce che il vero tempo perso è quello passato dietro ai beni materiali, trascurando le persone che più tengono a noi: “Quante domeniche a casa in hangover invece che andare a trovare la nonna / adesso mi manca della dolce vita / me ne pento amaramente. / Perché quando corri per vincere / non vedi quello che perdi”.
Dopo “Assenzio”, brano di apertura del CD, si trova la title track dell’album: si tratta di un testo cantato con il classico tono provocatorio dei due artisti, nel brano troviamo infatti nomi di personaggi divenuti simbolo di una libertà e di un socialismo puramente utopico poiché, se la loro storia fosse conosciuta meglio, si rivelerebbero una totale illusione: “Che Guevara e Fidel Castro facevano collezione di motociclette inglesi e di Rolex / ed il cuore di un punk-rocker vuole la rivoluzione / però si innamora di una top model”. I due rapper, nella title track, sottolineano il fatto che qualunque cosa tu decida di fare la gente sarà sempre pronta a criticarti: “La verità è che certa gente ti odia sempre / tanto vale farsi odiare facendo quello che ami veramente”.
Il quarto singolo estratto dall’album è “Piccole cose”, in collaborazione con Alessandra Amoroso. Il significato di questa canzone è simile a quello di “Assenzio”: racconta dei cambiamenti dei nostri ideali durante il corso della nostra vita, come nella passo “Quanti anni ci vogliono / per raggiungere l’euforia? / Per le piccole cose che non hai / ancora”.
Il brano più divertente dell’album è sicuramente “Musica del cazzo”£, pezzo con cui i due artisti prendono bonariamente in giro quella musica commerciale che, per quanto sia di scarsa qualità, ognuno di noi ha ascoltato almeno una volta, ma allo stesso tempo sottolinea che, vedendo Axl e Slash dei Guns’ n roses tornare a fare un tour insieme, le lacrime vengono sempre agli occhi: “É solo musica del cazzo / però a me m’ha dato coraggio / lo so che non curerà il cancro / però so che ha salvato me”.
Altra canzone di rilievo è “Senza pagare”. Nel testo di tale brano, dedicato alla ex di Fedez, Giulia, i due artisti sottolineano come, dopo aver raggiunto un certo successo, acquisisci un altro “status”: quello di “entrare senza pagare” nei locali e quello di poter “scroccare” tutto ciò che ti piace. I due cantanti l’hanno dedicata alla ex di Fedez proprio perché quest’ultima si approfittava della popolarità del suo ragazzo: “Entriamo senza pagare / come dei calciatori di serie A / ci guarda tutto il locale / ma alla fine nessuno ci toccherà / come il crimine”.
Con “Pieno di stronzi” i due cantanti concludono l’album con una risata e con un testo che prende in giro tutte quelle persone false che si incontrano sulla nostra strada, e come praticamente nessuno è disposto ad aiutarti se ti trovi in difficoltà: “E il mondo segue il trand / che ogni uomo pensa a sé / aiuto non ce n’è da questi stronzi”. Il duo sottolinea che, se ognuno fosse a modo suo un po’ meno “stronzo”, tutti si potrebbe vivere un po’ più “okay”: “Potrei vivere okay / badando ai fatti miei / ma il mondo è pieno di stronzi”.
In “Tutto il mondo è periferia” i due cantanti affrontano in modo divertente il tema della globalizzazione, scherzando sul fatto che ormai non c’è più differenza di stile tra un americano e un tedesco, tutti vestiamo nello stesso modo, ascoltiamo le stessa musica, e i politici fanno le stesse proposte. Gli unici sono un po’ gli italiani, che in gita ci vanno rigorosamente col marsupio: “I leader fanno promesse / le stesse / dall’America alla Lombardia. Tutti con la fissa del cash / vestiti dagli stessi brand. / E ho finito i posti dove scappare via, / tutto il mondo è periferia”.
I due cantanti hanno definito il genere del loro nuovo album un misto tra rap e melting pop. L’ottimo esordio dell’album è dovuto, non solo al grande successo dei due cantanti, ma anche grazie ai numerosi “ospiti vocali” presenti nel brano: partendo dai già detti Stash, Levante e Alessandra Amoroso, si possono ascoltare anche le voci di Giusy Ferreri, Nek, Loredana Bertè, Sergio Sylvestre, Alessia Cara e Arisa.
Laura Cappelli – Classe 2B