I social: strumenti che uniscono o che isolano?

 

Giuliana Maria Zappalà, 3B

 

Il rischio dei social di “isolare invece che unire” si esprime bene quando si vedono gruppi di amici che trascorrono momenti “conviviali” ognuno con la testa china sul proprio cellulare, magari per controllare Facebook o aggiornare Instagram. L’idea, nata proprio in seno ai social network, che basti un click per trasformare qualcuno in “amico” si contrappone  all’idea dell’amicizia fondata sui valori della condivisione, affetto e fiducia, tutte cose che si costruiscono grazie al tempo. Un aspetto di criticità risiede nel fatto che le amicizie prevalentemente mediate dai social network mancano di alcuni aspetti fondamentali che costituiscono un’autentica relazione umana. Grandi assenti sono il corpo e il linguaggio non verbale, che permettono di comunicare sfumature emotive fondamentali all’interno di una relazione. Senza sapere con precisione quando tutto ciò finirà, improvvisamente però, ci siamo ritrovati costretti a casa, senza alcuna possibilità di contatti esterni alla propria famiglia. Ed è così che stiamo riscoprendo che enorme ruolo gioca internet nelle nostre vite. Infatti attraverso esso,è stato possibile per molte persone lavorare da casa e per gli studenti assistere a lezioni online. Oltre al punto di vista lavorativo e scolastico, internet e in particolare i social network hanno giocato un ruolo fondamentale nell’incremento dei rapporti umani. In particolare le applicazioni di videocomunicazione hanno permesso di evitare una totale solitudine, dandoci la possibilità di vederci, anche se solo attraverso uno schermo, e di farci sentire un po’ più vicini in un momento di particolare criticità globale.