Le “impronte” chimiche

Il profilo genetico degli esseri umani può rivelare molte cose, dai nostri antenati fino alla probabilità di ammalarsi di certe malattie. E tutto lascia pensare che in futuro potrà rivelare anche altre cose quali la nostra personalità e, forse, anche la nostra intelligenza. Per questi motivi sono molti i paesi che hanno deciso di porre dei limiti legislativi sull’utilizzo dei dati genetici. Per esempio, negli Stati Uniti esiste il Genetic Information Nondiscrimination Act che vieta ai datori di lavoro e alle compagnie assicurative l’utilizzo dei dati genetici di lavoratori e clienti.

Ma non è solo il DNA che permette di caratterizzare gli individui. C’è tutta una serie di sostanze chimiche -che vengono collettivamente denominate metaboliti– che rilasciamo durante le nostre attività, nel fiato, nell’urina, nelle feci e nel sudore. Alcune di queste sostanze sono effettivamente prodotto del metabolismo, altre sono semplicemente sostanze con le quali siamo entrati in contatto, che abbiamo consumato o inalato. Recenti sviluppi tecnologici in una tecnica analitica chiamata gascromatografia hanno permesso di identificare con precisione i metaboliti. In pratica, ogni essere umano lascia una traccia, una vera e propria “impronta” chimica, che può rivelare informazioni sull’ambiente in cui viviamo, le nostre abitudini, l’uso di alcolici o sostanze proibite.

Alcune malattie -tra cui il morbo di Parkinson e il diabete- lasciano delle tracce metaboliche evidenti e facilmente riscontrabili. Si aprono quindi le stesse questioni di privacy che si applicano ai profili genetici. Anche le indagini della polizia potrebbero trarre vantaggio da questo nuovo approccio, tuttavia potrebbero subentrare vari problemi. Considerando che i due terzi delle banconote circolanti negli USA contengono tracce di cocaina, ne deriva che chiunque potrebbe risultare positivo ad un esame dei metaboliti relativi. Come sempre capita nel caso di nuovi avanzamenti tecnologici, sarà necessario adattare leggi e regole alle nuove possibilità a disposizione.

Ottavia Cavazza III H