Covid-19: di tutto per uno scoop

Come districarsi tra fake news e notizie vere

Sul Covid e sui vaccini anti-Covid se ne sentono di tutti i colori. Come fare a capire se le notizie sono affidabili o meno? Facendo il vaccino mi verrà la coda? Il virus è clinicamente morto?

Come fare a distaccarsi da una pletora di informazioni che piovono su di noi, senza un ombrello, ovvero un background culturale, così forte da proteggerci? E’ semplice, bisogna essere curiosi e andare direttamente alle fonti.

Per esempio, per il Covid le risorse attendibili sono i giornali scientifici, come il New England Journal of Medicine o The Lancet, dove spiegano veramente cos’è il Covid-19, come si trasmette, e dove gli autori di sicuro non inventano notizie. Oppure le fonti ufficiali, come il sito del Ministero della Salute, oppure quei quotidiani che nel tempo non si sono distinti per copertine scioccanti ma per la diffusione di notizie attendibili. Tutto ciò sempre tenendo presente che il coronavirus è un virus che conosciamo solo da un anno e, quindi, l’acquisizione delle informazioni è in continuo divenire.

Il punto fondamentale non è tanto la quantità e la qualità di informazioni che abbiamo a disposizione ma la tipologia di individui che le legge e le segue. Infatti la cosa sconvolgente delle fake news non è la notizia in sé ma il seguito che può avere. Per esempio, come si può razionalmente pensare che facendo il vaccino venga iniettato un microchip che ci controlli? Vuol dire che c’è un background culturale generale molto scarso.

Il gioco diventa ancora più complicato quando si assiste in televisione a dibattiti tra ‘esperti’ che espongono tesi completamente contrastanti rispetto alla realtà dei fatti solo per ottenere maggiore attenzione e impatto mediatico. A chi dovrebbe credere a questo punto un italiano medio tra il professor G e il professor Z, che dicono esattamente due cose opposte ma sono entrambi considerati due luminari? L’utente medio crederà di sicuro a chi gli farà più comodo, oppure a chi è in grado di rassicurarlo meglio in quel momento. 

Per cui è inutile sia la notizia cruda sia la fantamedicina. Le informazioni devono essere semplici e chiare, in modo da non lasciare spazio ai millantatori e alle loro assurdità.

Elisabetta Panigada, 3C