Cos’è la pallanuoto e perché praticarla?

La pallanuoto è uno sport di squadra praticato in acqua. Nato nel XIX secolo in Inghilterra e in Scozia e nel 1887 William Wilson ne definì le regole.
Una partita di pallanuoto vede disputare due squadre, ognuna composta da 13 giocatori, in acqua possono stare solo sette giocatori della stessa squadra. Le partite di pallanuoto si giocano in acqua, solitamente nelle piscine. Nelle partite di campionato maschile, il campo deve essere lungo tra i 20 e i 33 metri, largo almeno 10 metri e non superare il limite di 20 metri. Per le partite femminili, invece, il campo deve avere una lunghezza di 25 metri e una larghezza di 17 metri. In entrambi i sessi, l’acqua deve avere una profondità minima di 1.80 metri. Una partita di pallanuoto è composta da 4 tempi, ognuno formato 7 minuti, così da durare 28 minuti, tra un tempo e l’altro c’è una pausa di un minuto. Esistono vari tipi di falli, falli gravi e falli semplici, se si commettono più di 3 falli gravi, il giocatore che li ha commessi non può più rientrare in acqua durante la partita.
Durante le partite di campionato bisogna indossare il costume della squadra e la calotta, la calotta è una cuffia con dei para orecchie, così da evitare gomitate nelle orecchie. Ovviamente viene giocato con un pallone che deve essere ruvido, così da permettere al giocatore di poterlo prendere e non farselo scivolare dalle mani.
Sapendo le “basi” di questo sport andiamo a scoprire perché praticarla. Innanzi tutto, partiamo da uno sport di squadra e, da pallanuotista, posso affermare che si forma una vera e propria “famiglia”. Praticando la pallanuoto, si impara a nuotare molto bene e a rispettare  l’avversario e le regole, si sviluppa tanta forza nelle gambe e tanta resistenza nel nuoto.

Io da pallanuotista, posso solo consigliare di praticare questo sport, perché è bellissimo, insegna cose che potranno servire anche nella vita, ed il rapporto con i propri compagni di squadra sarà unico.

Gabriele Trombetta, III M