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Il volume di nemmeno una lattina di coca-cola che ferma il mondo. E i vaccini?

Uno studio di un matematico inglese rivela che se tutte le particelle del famigerato Coronavirus venissero compattate tra loro a formare un liquido occuperebbero un volume di circa 160 ml. Neanche la metà di una normale lattina di Coca-cola. Ferma l’economia, la scuola, lo sport e i rapporti umani. Tante sono incertezze e pure i vaccini ora fanno dubitare.

Dati come questi fanno riflettere su come un virus possa espandersi molto facilmente ed arrivare a causare contagi con relative conseguenze in tutto il mondo. Una prima riflessione sorge spontanea. Si parla tanto di pandemia, di un virus a livello di tutto il globo; eppure si ha pur sempre una visione molto chiusa di quello che succede all’esterno del proprio Paese. Non si parla insomma di quel che succede in numerose altre zone del mondo. I problemi legati a questa situazione sono innumerevoli e ben noti. L’impressione è che nemmeno chi deve prendere le decisioni sia veramente consapevole e sicuro delle misure che adotta. Un esempio? La questione relativa al vaccino AstraZeneca. A poche ore dalla sospensione di questo vaccino in tutta Europa a causa di presunti effetti collaterali, ritornano allora a galla tutte le questioni di sicurezza legate a un farmaco sul quale molti hanno già espresso numerosi dubbi. Basti pensare ai numerosissimi cambi di direzione assunti dal governo riguardo alla fascia d’età ideale dei pazienti che avrebbero dovuto usufruirne. Il piano di vaccinazione in Italia è stato dal principio molto lento, ma ora lo Stato si è posto l’obiettivo di raggiungere almeno da aprile le 500mila somministrazioni al giorno. Queste somministrazioni prevedevano anche l’utilizzo del vaccino AstraZeneca e in sua mancanza sarà davvero complesso cercare di raggiungere e mantenere questi regimi. Problema che dovrà affrontare l’intera Europa.

Si punta tantissimo sui vaccini, ritenuti il mezzo con cui si potrà superare un momento di tale crisi. Nonostante ciò, i tempi continuano ad allungarsi così come aumentano e il malcontento e lo stress della popolazione. Gli studenti vogliono poter tornare a scuola in presenza perché la ritengono, e con loro diversi esperti, un ambiente sicuro; un elevato numero di lavoratori che vedono andare in crisi le loro attività aspettano vivamente delle misure che possano permettere la ripresa dell’economia; gli sportivi, anche di livello dilettantistico, vogliono poter ritornare a praticare. Insomma in generale si vuole una normalità che manca ormai da tanto, forse troppo tempo. Mancano i rapporti sociali, di ogni tipo. Sono urgenze.

Insomma. Ciò che la maggioranza auspica è un miglioramento del piano vaccinale, più efficiente e soprattutto sicuro, ma intanto c’è ancora chi parla di lasciare circolare il virus, per raggiungere l’immunità di gregge.

L’obiettivo rimane svuotare o annientare quella lattina di Coca-cola.

Fonti:

  • https://www.avvenire.it/attualita/pagine/vaccini-il-piano-di-battaglia-di-figliuolo
  • https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2021/02/15/news/in-una-lattina-di-coca-cola-ci-sta-tutto-il-coronavirus-che-sta-infettando-il-mondo-1.39905469/amp/

Riccardo Mufatti, 3BCL