Internet: condanna o salvezza?

di Selene Sposetti

Molti si trovano d’accordo sul fatto che internet sia la rovina della nostra generazione. Innanzitutto la rete può determinare tendenza ad isolarsi: pensando di trovare una soluzione all’insicurezza, sui social ognuno si nasconde dietro il personaggio che si è creato e che nella maggior parte dei casi non rispecchia la realtà della persona; così facendo gli individui si sentono sempre più sicuri e aumentano il loro uso dei social limitando sempre di più i contatti interpersonali dal vivo. In secondo luogo internet può provocare una forte dipendenza nell’individuo che ne abusa, danneggiandone la salute fisica e mentale, le relazioni interpersonali e il rendimento lavorativo. Inoltre con la tecnologia digitale il bullismo ha trovato un altro luogo in cui agire, garantendo ai persecutori il completo anonimato.

Ma non bisogna considerare solo gli aspetti negativi, perché in molte occasioni la connessione a internet ci facilita la vita; un primo vantaggio è quello di poter essere in contatto con tutti in qualsiasi momento, e ad oggi questa è anche la cosa che si dà più per scontata. Per esempio, se qualcuno si trova in una situazione di pericolo può riuscire a chiamare il numero prestabilito per le emergenze premendo solo un tasto, o in alcuni casi il cellulare acceso può essere localizzato. Infine grazie alla rete è possibile fare ricerche più rapidamente, senza dover andare a sfogliare libri ed enciclopedie perdendo più tempo del dovuto, magari solo per reperire una piccola informazione.

In conclusione internet è ormai necessario e non si può vivere senza, però come per ogni cosa bisogna farne un uso corretto senza esagerare per evitare conseguenze negative. Le innovazioni tecnologiche sono tra quelle che hanno apportato maggiori facilitazioni e benefici alla vita, quindi andrebbero sfruttate al massimo per trarne più vantaggi possibile.