Urban Legends 101: l’uomo falena

Miti millenari o leggende antiche sembrano attingere forza dalle nostre paure ed assumere un vigore ed una potenza tali da trasformarle in eventi reali, privi di ogni connotazione fantastica. Tra i casi più estremi ed affascinanti che si possano ricordare negli ultimi decenni troviamo sicuramente quelli legati all’Uomo falena (o Mothman in inglese) è il nome con cui viene chiamata una misteriosa creatura, secondo una leggenda metropolitana diffusasi negli Stati Uniti. La creatura sarebbe stata ripetutamente avvistata nella cittadina di Point Pleasant, nella Virginia Occidentale fra il novembre 1966 e il dicembre 1967. I presunti testimoni avrebbero descritto l’apparizione come una specie di essere umano dagli occhi rossi rifrangenti, dotato di ali e di una velocità eccezionale.

I PRIMI AVVISTAMENTI

Il primo avvistamento della creatura sarebbe avvenuto il 12 novembre 1966. Un gruppo di cinque uomini, intenti ad allestire una tomba in un cimitero vicino a Clendenin, vide “una figura umana di colore marrone dotata di ali” sollevarsi in aria dagli alberi vicini. Questo avvistamento non venne riportato subito ma solo dopo alcuni giorni, in seguito ad altre segnalazioni.

L’avvistamento successivo, relativo al 15 novembre, coinvolse due coppie sposate di Point Pleasant: Roger e Linda Scarberry e Steve e Mary Mallette. Stavano passando in automobile nei pressi di una fabbrica di TNT, in disuso dalla seconda guerra mondiale, quando videro due strane luci rosse all’ombra di un vecchio generatore accanto al cancello. Avvicinatesi, si resero conto che le luci erano gli occhi luccicanti di un grosso animale “dalla forma di un uomo, ma più grosso, fra i sei e mezzo e sette di piedi di altezza (circa due metri), con grandi ali ripiegate sulla schiena”. Terrorizzati, fuggirono verso la città, seguiti per un certo tratto dalla creatura in volo. Giunti a Mason County, raccontarono l’accaduto al vicesceriffo Millard Halstead. La notte successiva, il 16 novembre, alcuni cittadini locali muniti di armi si misero alla ricerca di segni e tracce della creatura nella zona circostante la vecchia fabbrica, ma l’insolita battuta di caccia non portò a nessun risultato.

Nel frattempo i coniugi Wamsley, con sua figlia Teena e suo figlio, si misero in viaggio in automobile per far visita ad alcuni amici. Giunti a destinazione, una località molto vicina ai luoghi dei precedenti avvistamenti, notarono una figura misteriosa comparire alle loro spalle. Lo descrissero come un grosso essere grigiastro, con occhi rossi emittenti luce, intento a cercare qualche cosa a terra. Il signor Wamsley telefonò alla polizia, mentre l’essere, raggiunto il portico dell’abitazione, scrutò all’interno attraverso una finestra.

LE TEORIE

Gli avvistamenti aumentavano e tutti i testimoni riportavano una descrizione dell’essere sempre simile e coerente. Fu un cronista della stampa locale che, riportando l’episodio, battezzò la misteriosa creatura “Mothman“, per analogia con Batman (di cui all’epoca stava andando in onda negli Stati Uniti la serie televisiva).

Le apparizioni di Mothman – come rileva Giuliana Gelati in un articolo per il Cicap – cessarono qualche tempo prima del crollo del Silver Bridge, ponte che collegava Point Pleasant a Kanauga, avvenuto il 15 dicembre 1967. Secondo alcuni, le apparizioni di Mothman preannunciavano l’imminente disastro. L’apparizione di Mothman viene anche collegata alla maledizione di Cornstalk, il guerriero shawnee, ucciso a tradimento dai soldati americani nel 1777, nella fortezza di Forth Randolph di Point Pleasant. Secondo questa teoria, l’uomo-falena rappresenterebbe la punizione inviata per vendetta alla popolazione locale dal capo indiano.

SOGGETTO DEGLI ARTISTI

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Nonostante le spiegazioni razionali degli eventi, la leggenda popolare inizia a colpire l’immaginario degli artisti. Anne McCoy nel 1969, per la Dor-Cee-A Records, pubblica il 45 giri “Curse of Cornstock/Mason County Mothman”. Nei due componimenti recitati con l’accompagnamento delle tastiere, la poetessa racconta, in modo ingenuo, la maledizione di Cornstalk e l’apparizione di Mothman. Già responsabile del singolo “Pieces to My Heart/Crossway to Heartbreak” dato alle stampe nel 1967 per la Buckeye Records, la McCoy sparisce dal mondo discografico dopo il secondo 45 giri.

Alcuni autori della celebre rivista americana Skeptical Inquirer, nei numeri di marzo e aprile 2002 ritennero che la spiegazione più plausibile al fenomeno fosse che i testimoni si erano semplicemente sbagliati, scambiando per una creatura misteriosa un gufo o un barbagianni, probabilmente di una specie di grandi dimensioni come il gufo reale, le cui dimensioni possono arrivare fino a 80cm di altezza ed un’apertura alare di 2 metri e mezzo. In ogni caso l’uomo falena è entrato di diritto nell’immaginario collettivo moderno tanto da far dedicare una scultura e un museo nella cittadina di Point Pleasant, fumetti, libri e alcuni film anche molto recenti, come The Mothman Prophecies – Voci dall’ombra pubblicato nel 2002.

di Giuseppe Colameo