Il nostro ambiente

L’ambiente è l’insieme di fattori biologici e naturali che agiscono, o potrebbero agire, sia direttamente che indirettamente su tutti o solo alcuni degli organismi viventi in un dato luogo. Stabilendo che il luogo dato sia la Terra, si capisce che quindi anche noi siamo parte di questo ambiente, è dunque compito nostro rispettarlo e non dominarlo; la razza umana ha di sicuro caratteristiche psicologiche molto più complesse rispetto agli altri animali. Siamo più determinati, più ambiziosi, ma purtroppo siamo anche molto più arroganti. Sappiamo creare arte, ma scegliamo di disprezzare quella di popoli “diversi”; sappiamo creare rapporti basati sulla lealtà ed il rispetto, ma scegliamo di uccidere; sappiamo ammirare la natura, ma scegliamo di distruggerla.
Quando il 27 agosto 1859 il colonnello Edwin Drake scoprì il petrolio, pensò di aver aiutato il progresso scientifico, mai avrebbe potuto aspettarsi che in meno di un secolo, la sua scoperta sarebbe diventata la causa principale di conflitti mondiali e dei maggiori problemi ambientali. Purtroppo non tutti sono consapevoli della vastità e della bellezza del mondo, non sanno che il temuto “Dio Denaro” non può vincere sull’immensa bellezza della Terra. Solo cinquecento sessantasette persone hanno avuto l’esperienza di capire realmente la grandezza del nostro pianeta; è stato infatti dimostrato che i primi movimenti ambientalisti nascono con le prime foto della Terra: lo splendore ha suscitato un senso di appartenenza e di protezione negli uomini, spaventati nel vedere un corpo celeste sospeso nel vuoto. William Andres, astronauta dell’Apollo 8, ha dichiarato:”Abbiamo fatto tutta questa strada per esplorare la Luna, e la cosa più importante che abbiamo visto, è la Terra”; infatti molti altri cosmonauti hanno sentito un forte cambiamento nei loro animi dopo la spedizione: alcuni sono diventi predicatori, altri si sono dedicati al volontariato e alla meditazione, addirittura Edgar Mitchell fondò l’Institute of Noetic Science.
Oggigiorno la questione ambientale è tra le più critiche: oceani inquinati, isole di plastica, effetto serra, animali in via di estinzione, insomma le quantità di emissioni di gas serra è maggiore di quella prodotta in tutta la storia precedente. Le temperature si stanno alzando, circa di 1^ centigrado, e se le emissioni di CO2 non si azzereranno nel 2050, lo scioglimento della calotta polare continuerà, causando la sofferenza di animali abituati ad un clima freddo, tipo l’orso polare, o intense ondate di calore; le alte temperature provocheranno siccità, alluvioni e uragani. È assolutamente disdicevole il comportamento di alcuni uomini del tutto irresponsabili e noncuranti del benessere del nostro pianeta, che credono realmente di poter dominare sulla natura tutta senza riguardo verso le conseguenze. Nonostante anche menti più giovani come Greta Thumberg, attivista svedese che ormai da tre anni cerca di convincere i potenti del mondo affinché mantengano una temperatura media più bassa, cerchino di fare scioperi e cortei, come il Friday For Future, i cittadini più adulti preferiscono non staccarsi dalle loro abitudini per una vita più sostenibile ecologicamente.
Per concludere, Giacomo Leopardi nella sua opera “Dialogo tra uno Gnomo ed un Folletto”, ha fatto ben capire come l’uomo abbia bisogno della Terra, e non viceversa: nel suo dialogo i due interlocutori notano che addirittura il pianeta è più sereno e più calmo senza l’uomo. Questa è una dura verità, ma se questo dialogo esprime come un uomo nel lontano 1800’ l’avesse capito, sta a noi adesso cercare di aiutare la Terra.
Federica Passaro III C