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Responsabilità, legalità e solidarietà aka ‘CITTADINANZA E COSTITUZIONE’

‘Cittadinanza e costituzione’ è da alcuni anni a questa parte un vero e proprio percorso di studio nei vari livelli scolastici. Tanto che il Ministero dell’Istruzione ha realizzato un sito Internet dedicato (https://www.cittadinanzaecostituzione.it). Si legge infatti nel sito che: “L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione intende sviluppare competenze trasversali, che conducono gli studenti alla consapevolezza dei propri diritti e alla fedeltà verso i propri doveri di cittadini. È compito di ogni docente, dalla Scuola dell’Infanzia sino agli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore, formare e favorire una partecipazione alla vita civile plasmata – in primis – dai principi di responsabilità, legalità e solidarietà”.

Il fondamento di questo percorso di studio lo si rintraccia principalmente, a livello legislativo, nella Legge 107 del 13 luglio 2015 (art.1 c.1) per la quale si sottolinea il ruolo centrale della scuola nella società, così come non si può prescindere dalla scuola quale laboratorio permanente di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva. Ma, in concreto, in cosa si sostanzia l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”?

E’ prima di tutto un insieme di attività pluridisciplinari e metodologie laboratoriali che permettono alla studente di meglio comprendere il ruolo di ogni cittadino nella società. Dove per ruolo si vuole intendere l’insieme di diritti e doveri che la nostra Costituzione pone in capo ad ogni cittadino e che sono di natura civile, sociale, economica e politica. In particolare, i principali doveri dei cittadini sono quelli descritti dall’articolo 2 della Costituzione, che, dopo aver sancito che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”, aggiunge che ai cittadini, a loro volta, è richiesto l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. I cittadini, in altre parole, sono tenuti a partecipare alla vita economica, politica e sociale, ad esempio esercitando il diritto di voto, svolgendo il loro lavoro e così via. Inoltre, i cittadini sono chiamati ad aiutare i più deboli e coloro che hanno bisogno di assistenza, ad esempio pagando le tasse, con le quali vengono finanziate l’assistenza sociale, la scuola, la sanità, la sicurezza e così via. Ai cittadini è inoltre riconosciuta una serie di diritti civili (quali, la libertà personale, l’inviolabilità del domicilio, la professione libera della propria fede religiosa, la manifestazione libera del proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, etc.) e sociali, che tutelano la famiglia, i figli, la salute e l’istruzione. Dall’articolo 35 all’articolo 47, la Costituzione si occupa dei diritti economici, della tutela del lavoro e della possibilità di iniziativa privata.

Quindi i diritti e doveri politici: la Costituzione afferma che il voto è personale, uguale, libero e segreto e che il suo esercizio è un dovere civico. Questa è una sintesi estrema del concetto di cittadinanza attiva che deriva dal dettato costituzionale ed il suo recepimento negli studenti di ogni ordine e grado viene favorito per l’appunto da una serie di attività multidisciplinari.

Di Tommaso Pinardi