Legalizzazione delle droghe leggere

In Italia ormai da molti anni si discute sulla legalizzazione di droghe leggere per uso medico e personale.

Durante la più recente udienza del 19 dicembre 2019, le Sezioni Unite della Cassazione hanno deliberato che la coltivazione domestica di cannabis per evidente uso personale non costituisce materia di reato penale.

Ad oggi, dunque, la vendita di marijuana “light” in Italia è un’attività legale e in piena fase di espansione. Con il termine “light” si intende quella marijuana con un livello di THC inferiore al limite di legge dello 0,6% e l’acquisto di quest’ultima è consentito solo ad individui maggiorenni. Per quanto riguarda la marijuana con THC superiore a tale percentuale la vendita non è consentita ma è impiegabile solamente per uso terapeutico: infatti nel caso in cui un paziente accusi dolori molto acuti e persistenti, dovuti ad una chemioterapia ad esempio, potrà farsi prescrivere dal proprio medico tale terapia per un determinato periodo di tempo.

Secondo alcuni l’Italia ha fatto un grande passo in avanti legalizzando la marijuana light ma soprattutto permettendo l’utilizzo della cannabis per uso medico. Ci sono molte testimonianze, infatti, di persone affette da sclerosi multipla che sono riuscite a trovare sollievo dai propri dolori grazie a quest’ultima così come gli individui affetti da AIDS o coloro che si ritrovano a dover affrontare radioterapie o chemioterapie.

Tuttavia è risaputo che l’uso illecito e lo spaccio di cannabis non legale costituisce un grave problema che affligge il nostro paese ormai da decenni. Il numero di sequestri di canapa illegale da parte delle forze dell’ordine è sempre più in crescita e un dato allarmante è che la maggior parte delle volte gli spacciatori vendono ai propri clienti un prodotto che non è assolutamente puro: solitamente ,mischiati alla cannabis, si trovano tracce di pneumatici, resina e sostanze nocive per il nostro organismo.

In conclusione, a differenza dell’utilizzo di cannabis (pura) per uso terapeutico e quello di marijuana light per uso personale totalmente leciti, lo spaccio di tale prodotto, che tende ad essere “tagliato” il più delle volte con sostanze tossiche, costituisce un grave problema soprattutto per i potenziali acquirenti che potrebbero accusare malesseri dovuti alla scarsa qualità del prodotto.

Martin Luis Zagami